di Redazione, #Roma
Il centrodestra è proprio il nuovo che è avanzato, insomma ciò che rimane nella credenza, se Antonio Tajani, uno dei tanti che stanno lì da decenni e continuano a vendersi come il nuovo, riesce a dire che a Roma il centrodestra punta su Bertolaso.
Non si ha nulla contro Bertolaso ma per quanto ancora si potrà continuare ad avere tra i piedi questa gerontocrazia poco produttiva, o niente produttiva, che tutto ciò che riesce a produrre sono governi tecnici?
Meloni autocandidatasi addirittura alla presidenza del Consiglio non conferma, ma non smentisce. Dunque se il centrosinistra non ride, certamente il centrodestra piange, se si trova a fare la corte a quello che sembra essere uno degli uomini meno popolari degli ultimi anni, nonostante il centrodestra pensi il contrario e Bertolaso stesso la pensi diversamente.
Ma non essendo Tajani il re dei sondaggi, ed avendo un partitino ormai veleggiante sulle solite cifre, decimale più decimale meno, la dichiarazione di Meloni, attuale reginetta della festa delle intenzioni di voto, che dice gelida: “Bertolaso ancora non ha detto no a candidatura” quasi a dire toccherà dirglielo noi quel no, insieme all’invito a Salvini a convocare un tavolo del centrodestra, dovrebbe suggerire a Tajani che forse le cose stanno prendendo un’altra piega. Senza dimenticare che Calenda prenderà voti anche dallo schieramento favorevole alla candidatura di Bertolaso.
(18 maggio 2021)
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