di D.S. #Maiconsalvini twitter@GaiaitaliaRoma #Politica
Ci sono volute una ventina di ore – sapete gli impegni, la fidanzata, Venezia, il motoscafo in Lauguna lo smoking per sembrare qualcuno – mai poi il Tribuno finalmente riesce nell’impresa di articolare il suo “Pene esemplari per gli assassini di Willy”. Quanto tempo gli sarebbe servito se al posto dei quattro energumeni le cui foto fanno rabbrividire, ci fossero stati quattro africani? Non serve la risposta.
Willy Monteiro Duarte, è il 21enne figlio di una famiglia di Capo Verde, che è morto ammazzato a pugni e calci aggredito da quattro ragazzoni di Artena che sono in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale e che, pare, avessero la passione per le risse. Venti ore ci sono volute all’ex ministro dell’Interno per dire quattro parole di una banalità quasi insulsa su un crimine così insensato da apparire terrificante proprio nella sua insensatezza.
Un’altra volta Salvini è arrivato troppo tardi. Come è sua abitudine quando ciò che deve commentare e condannare non gli fa politicamente comodo.
(7 settembre 2020)
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