di Vittorio Lussana #PensieriniRomani twitter@GaiaitaliaRoma #Commenti
Alcuni addetti di ‘Roma Multiservizi’, società appaltante di Ama per la raccolta dei rifiuti nella capitale, spesso e volentieri ‘sparavano’ il codice di effettuato servizio senza aver aver svolto la funzione loro richiesta. Ecco svelato il mistero della raccolta ‘fittizia’ della spazzatura di Roma: ci voleva un servizio de ‘Le Iene’, a cui vanno i nostri complimenti, per scoprirlo. A dire il vero, ogni volta che noi e il ’Fatto Quotidiano’ sulle nostre rispettive testate scrivevamo la locuzione ‘raccolta fittizia’, in realtà facevamo riferimento esattamente a questi comportamenti, con la speranza di ‘alludere’ senza dover connotare. Ma non preoccupatevi: Ama e Roma Capitale non sono una massa di ‘tonti’. Più semplicemente, non leggono i giornali. Cosa che, in generale, nemmeno gli italiani fanno. In sintesi: la Multiservizi non raccoglie; i cittadini non leggono, pertanto non denunciano; Ama e Comune di Roma non si accorgono di ‘impicci e imbrogli’, come si diceva una volta proprio nella capitale. Un tempo a cui in molti, oggi, vorrebbero tornare, in una sorta di ritorno alle origini. E non certo perché le condizioni della Roma di allora fossero ‘paradisiache’, bensì perché a quei tempi, noi romani avevamo un’identità. Dunque, dei princìpi.
(11 ottobre 2019)
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