di Vittorio Lussana #PensieriniRomani twitter@GaiaitaliaRoma #Politica
Hanno ragione i presidi scolastici della capitale: con tutte queste montagne di spazzatura per la strada, i ragazzini che escono da scuola sono a rischio. Sui molteplici cumuli di immondizia svolazzano, infatti, gabbiani e insetti grossi come elicotteri, mentre tra i rifiuti ogni tanto passano, a velocità supersonica, topi e pantegane di dimensioni ragguardevoli. Una cara amica attrice, stabilitasi da tempo a Roma ma originaria di Firenze, racconta di essere tornata, quest’estate, nel capoluogo toscano, per una visita a genitori e prenti e di aver avuto l’impressione che la città fosse vuota, nonostante i turisti. Ma a un certo punto ha fatto mente locale: a Firenze, la spazzatura viene raccolta regolarmente. A Roma, invece, è entrata a far parte del paesaggio, ingombrando il panorama e, persino, i nostri pensieri. Noi lanciammo per tempo il nostro grido d’allarme con un Giustappunto! intitolato: Comunque vada, sarà un insuccesso.
Siamo stati facili profeti, ma avremmo tanto preferito essere smentiti. Non c’è stato verso: niente da fare. Così vanno le cose, a Roma. E cosi debbono andare…
(3 ottobre 2019)
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