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Abusiva l’orribile spiaggia sul Tevere della Giunta Raggi. Il Campidoglio: “Tiberis in regola”

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di Redazione #Roma twtter@gaiaitaliacomlo #sovrintendenza

 

La notizia è pubblicata da Il Messaggero che avrebbe avuto accesso al documento “riservato” che la Sovrintendenza ha inviato alla Giunta della Sindaca Favolosa, ripresa anche da Next Quotidiano, e informa che la spiaggia [sic] sul Tevere, spesa totale di 240mila euro che non son serviti a niente, non è soltanto orrenda, ma anche illegittima perché il Campidoglio non avrebbe ottenuto le autorizzazione che sono richieste in caso di intervento su aree sottoposte al regime di “tutela paesaggistica”.

L’altolà viene raccontato da  Lorenzo De Cicco  su Il Messaggero con il pezzo che pubblichiamo di seguito:

Il documento riservato, spedito alla direzione generale del Campidoglio, è su carta intestata della Soprintendenza speciale Archeologia, belle arti e paesaggio di Roma, un organo del Ministero dei Beni e delle attività culturali. I tecnici hanno scritto che «l’area in questione risulta di proprietà demaniale» e che i dintorni del fiume Tevere sono «sottoposti a un particolare regime di tutela paesaggistica».

Ogni intervento deve quindi ottenere le «autorizzazioni previste dal Codice dei beni culturali». Insomma, anche per “Tiberis”, come il M5S ha ribattezzato la spiaggia, «era necessaria l’acquisizione delle valutazioni e delle autorizzazioni di competenza della Soprintendenza». Eppure «nessuna comunicazione è pervenuta» agli uffici del Mibac «nella procedura di rilascio della concessione dell’area all’amministrazione capitolina» (…)

In più, perché anche nei disastri è necessaria la postilla

(…) Gli operai comunali avrebbero fatto danni. Perché «l’estirpazione della vegetazione è stata indiscriminata, non distinguendo tra vegetazione infestante (estirpabile) e vegetazione tipica delle zone umide (tutelata)». La «morfologia dei luoghi» poi è stata «alterata dai movimenti di terra» e «coperta indistintamente da una vasta distesa di ghiaia».

Ecco servita l’ennesima figuraccia alla Sindaca Favolosa e a tutta la sua giunta di incapaci, che però reagiscono nell’unica maniera che conoscono, gridando: “Bugia!” con un comunicato stampa giunto in redazione che pubblichiamo integralmente qui sotto, e che dice che “Tiberis è in regola”, quindi la spiaggia non è abusiva è solo orrenda.

Il primo lido sul Tevere è regolare. Dopo l’esperienza positiva della estate appena trascorsa, Roma Capitale lavora a stretto contatto con la Soprintendenza e tutti gli Enti coinvolti per il ripristino della zona di insediamento delle strutture, estendendo la collaborazione ad una ulteriore valorizzazione congiunta dell’area sul Tevere.
Va sottolineato che il Parco d’affaccio – con i viali d’accesso, la recinzione e i cancelli d’ingresso – è stato realizzato negli anni compresi tra il 2001 e il 2003. L’incuria e l’abbandono dell’area hanno causato negli scorsi decenni la completa sepoltura della banchina e dell’argine novecentesco, sotto migliaia di detriti e rifiuti. L’area si trovava uno stato di abbandono tale da costituire un pericolo per la pubblica incolumità dovuto in particolare alla presenza di insediamenti abusivi e sterpaglie a rischio incendio.
L’obiettivo della riqualificazione è la conservazione e il ripristino dell’ambiente naturale, nonché la creazione di aree verdi, senza alcuna alterazione della morfologia del terreno. L’intervento di manutenzione già effettuato è stato mirato alla raccolta di tonnellate di rifiuti e al taglio, senza eradicazione, della vegetazione infestante che sovrastava la vegetazione ripariale presente e di alcune canne. Anche il cannetto, infatti, era totalmente coperto da rifiuti di ogni genere. La recinzione, già esistente, è stata ripristinata utilizzando i materiali preesistenti dal 2003.

Insomma il documento riservato della Sovrintendenza, che in quanto riservato il Campidoglio si guarda bene dal rendere noto, se corrisponde a quanto pubblicato da Il Messaggero, è il solitio attacco pretestuoso contro la Giunta dei Miracoli che lavora [sic] solo ed esclusivamente per il bene di Roma, nei modi e nei tempi che i cittadini della Capitale conoscono bene, modi e tempi che non hanno certo bisogno dei nostri commenti dato che si commentano da soli.

Ecco servita quindi un’altra polemichetta da due soldi: da un lato cittadini e stampa infuriati contro una giunta che non fa nulla perché non sa fare nulla e dall’altra la stessa giunta arroccata sul Campidoglio che continua a non fare nulla. Troppo impegnata a difendersi via comunicati stampa e post sui social per avere anche il tempo di governare.

 




 

(1 novembre 2018)

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