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Dal 1° novembre a Villa Medici, all’Accademia di Francia, la mostra “Le Violon d’Ingres”

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di Redazione #Roma twitter@gaiaitaliacomlo #Cultura

 

Le Violon d’Ingres è una mostra nata da un dialogo tra la curatrice e l’artista Christian Boltanski, una mostra d’eccezione sulle pratiche trasversali e radicali di personalità geniali di tutti i tempi.

Incentrata sulla figura di Victor Hugo e su una selezione rigorosa e sorprendente di suoi disegni – da molti artisti contemporanei considerati sempre più di grande ispirazione –, l’esposizione presenta al contempo le passioni e le ossessioni, meno conosciute dal pubblico, di figure straordinarie come Federico Fellini ,Guillaume Apollinaire, Antonin Artaud, Samuel Beckett, Jean Cocteau, Sergueï Mikhailovich Eisenstein,, Jean Genet, Sacha Guitry, Franz Kafka, Pierre Klossowski, Carlo Levi, René Magritte, Nelson Mandela, Louise Michel, Pier Paolo Pasolini, Arnold Schönberg, e dei contemporanei Etel Adnan, Chantal Akerman, Christian Boltanski, Chris Kraus, Pierre Guyotat, Abbas Kiarostami, David Lynch, Patti Smith e Robert Wilson. Resa concreta dal suo celebre violino, la presenza di Jean-Auguste-Dominique Ingres – Prix de Rome e direttore di Villa Medici dal 1835 al 1841 – è una delle più eccezionali all’interno della mostra: un artista che non ha mai subordinato la sua passione musicale a quella per la pittura. Ma proprio da lui nasce l’espressione idiomatica francese ‘avere un violon d’Ingres’, in riferimento a quelle passioni meno visibili pubblicamente; talvolta ossessioni, che oggi come in passato si affiancano alle pratiche “ufficiali” delle personalità coinvolte in questo progetto, intrecciandosi a esse, accompagnandole, “deviandole” e rendendone più denso il pensiero artistico. Il progetto intende mostrare come l’idea di creazione artistica non possa essere ridotta o incasellata all’interno di griglie disciplinari, ma trovi linfa proprio dalla contaminazione tra pratiche e ambiti diversi, che concorrono alla formazione di poetiche, visioni e cambi di direzione a prescindere dal contesto – politico, letterario, filosofico, artistico, musical. In armonia con lo spirito aperto a tutte le forme espressive che caratterizza Villa Medici, Le Violon d’Ingres è concepita attorno a opere d’arte che vanno da installazioni a dipinti, disegni, arazzi, sculture, immagini in movimento…, che delineano un percorso libero all’interno degli aspetti più intimi, ossessivi e radicali di personalità che hanno segnato per sempre la nostra visione del mondo. L’archivio Federico Fellini della Cineteca del Comune di Rimini partecipa in qualità di prestatore con 21 disegni provenienti dai suoi fondi. Il crescente interesse per il lavoro grafico di Fellini ha permesso all’Archivio della Cineteca di venire in contatto con numerose istituzioni culturali di prestigio, in Italia e all’estero e di poter collaborare alla nascita di progetti espositivi di assoluto valore culturale e scientifico.

Prossimo appuntamento il 3 Aprile 2019 alla Cinémathèque française di Parigi, dove inaugurerà la mostra, “Fellini/ Picasso” co-prodotta assieme al Museo Picasso di Malaga. Il progetto espositivo, curato da Audrey Norcia, in collaborazione con Matthieu Orléan  vuole valorizzare questo dialogo immaginario e la forza dei suoi echi tramite brani di film (ovviamente quelli di Fellini, ma anche quelli dove si vede Picasso, come Il mistero Picasso di Clouzot), manifesti spettacolari, fotografie vintage (tra cui una scelta di ritratti dei due artisti al lavoro), costumi e, soprattutto, opere originali che costituiscono il cuore del progetto: una sessantina di quadri, disegni e incisioni di Picasso, oltre ai disegni dell’Archivio Fellini di Rimini, schizzi fatti durante le riprese e “scarabocchi” – come li chiamava – realizzati da Fellini stesso.

 




 

(22 ottobre 2018)

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