di Gaiaitalia.com, #Roma
“La fredda legge dei numeri sull’attività amministrativa della giunta Raggi mette in luce la debolezza dell’azione politico-amministrativa della maggioranza M5S. L’assenza di atti amministrativi di governo, evidenziata in questi giorni dai quotidiani romani, non è solo una fotografia frutto di calcoli cinici, ma il riflesso di quanto accade o meglio non accade in città. L’immobilismo e la stagnazione amministrativa hanno imprigionato Roma e velocemente si sono trasformati in abbandono e degrado. Da qui le proteste dei cittadini e il moltiplicarsi delle emergenze su cui anche l’opinione pubblica fatica a districarsi nel raccontare una città che regredisce sui servizi e nella tenuta sociale. Scorrendo i numeri degli atti amministrativi dell’amministrazione M5S sia in Campidoglio che nei municipi però si fa chiarezza sul deficit strutturale dell’attuale governo capitolino. Non è sufficiente la narrazione di progetti futuri, spesso plagio di iniziative previste da amministrazioni precedenti o di altre città se poi tutto non viene trasformato in atto concreto di governo. Il presente si governa con il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini. Il risultato mediocre fin qui ottenuto dalla giunta Raggi è impietoso: un terzo degli atti sono relativi ad assunzioni di collaboratori della Sindaca e degli assessori. L’emergenza casa, la razionalizzazione del patrimonio, il sociale, i progetti europei, la scuola, il lavoro, i campi nomadi in quasi un anno e mezzo solo poco più di una decina di atti idem per i lavori pubblici e l’urbanistica. Roma è in declino e il riscontro è tutto nella produttività abulica della Giunta che blocca anche i lavori dell’aula Giulio Cesare per penuria di materiale amministrativo. Una penuria figlia dell’assenza di un disegno organico di sviluppo della capitale. Tra una emergenza e l’altra si naviga a vista e si abbaia alla luna per chiedere maggiori fondi, mentre li dove i soldi ci sono per sciatteria vengono persi , come accaduto per la sicurezza e i progetti europei o le olimpiadi”.
Così in una nota la capogruppo del PD capitolino Michela Di Biase.
(27 ottobre 2017)
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