di Gaiaitalia.com, #Roma
L’associazione Differenza Donna esprime profonda indignazione per la violenza istituzionale che, in spregio di solidarietà e dignità che dovrebbero guidare l’azione pubblica, è in atto dalla mattina del 19 agosto contro oltre ottocento rifugiati e rifugiate con i loro figli che dal 2013 hanno costruito da soli quello che le istituzioni erano in dovere di garantire: una vita libera e dignitosa.
Allo sgombero del 19 agosto e all’unica prospettiva offerta, cioè quella di perdere ancora una volta tutto della propria vita, hanno fatto seguito le violenze di due giorni fa contro 200 persone, di cui 50 donne e alla presenza dei loro figli.
L’associazione Differenza Donna è impegnata dal 1989 in un lavoro politico di decostruzione delle relazioni di potere che dalla dimensione pubblica si promanano fino a quelle personali: ciò che sta accadendo a Roma negli ultimi giorni nei confronti di uomini, donne, bambini e bambine colpevoli solo di povertà, e ciò per responsabilità pubblica, è la manifestazione di un disegno politico fondato su sopraffazione e violenza volta a spegnere ogni esperienza di convivenza delle differenze e di auto-organizzazione della società civile.
L’ associazione Differenza Donna manifesta la propria disponibilità ad ogni sostegno che si renderà necessario alle donne rifugiate vittime di questa grave violenza istituzionale e chiede l’immediata cessazione di ogni atto di forza contro la popolazione inerme nonché l’individuazione tempestiva e urgente da parte dell’amministrazione di Roma Capitale di una soluzione abitativa per tutte le persone coinvolte assicurando loro continuità con la dimensione esistenziale da ciascuno e ciascuna faticosamente costruita negli ultimi quattro anni.
(26 agosto 2017)
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