
di G.G., twitter@gaiaitaliacomlo
Gi eredi di Attila, nipotini dei barbari, hanno un nuovo Assessore al Bilancio mentre quello vecchio, quello di prima, il terzo giubilato della serie, grida urbi et orbi – anche ai sordi – che non ne sa niente, che nessuno gli ha detto nulla, che non è a conoscenza. Dove sta la notizia? Non c’è notizia. L’unica notizia sarebbe che quelli del 5Stelle Style mantenessero le promesse e facessero il loro mestiere. E’ vero che in qualche modo lo stanno facendo. Che altro mestiere potrebbero fare degli inetti se non quello di praticare l’inettitudine?
Così che la Capitale ha il quarto Assessore al Bilancio in poco più di 12 mesi. Un trionfo. Lui viene da Livorno, dall’altra geniale giunta messa in piedi dal quel M5S che sta devastando città come i barbari devastavano villaggi, ed ha un curriculum perfetto per un assessore al bilancio: nel 2015 fu assolto da un’accusa di appropriazione indebita (quando lavorava come cassiere in una discoteca lo avevano accusato di essersi intascato 1500 euro dalla cassa); è stato braccio destro ed eminenza grigia del sindaco di Livorno Nogarin, non che ci vogliano sette lauree, proprio come se ci fosse da farsene un vanto, ed ha gestito la questione Aamps, la tristemente nota partecipata al 100% del Comune che si dovrebbe occupare, e forse lo fa, di igiene ambientale e raccolta di rifiuti. Grazie a quell’esperienza vive il trionfo del martirio, ricevendo un avviso di garanzia, ancora pendente, per bancarotta fraudolenta, falso in bilancio e abuso d’ufficio: immaginatevi il caos che avrebbero scatenato i Nuovi Barbari, se un qualsiasi altro politico di qualsiasi colore fosse in quella posizione con un simile curriculum… Dimenticavamo di dirvi che si chiama Gianni Lemmetti, nel caso importi, perché una simile fama rende il nome e cognome del tutto secondari.
Il vecchio assessore non sa nulla di tutta la faccenda, dichiara all’ANSA di essere stato con la Sindaca fino a ieri sera (23 agosto, ndr), e di non essere stato avvisato. E’ in errore: l’avviso di sfratto stava contenuto nel dissenso manifestato dal povero Mazzillo qualche settimana fa, quando si era messo incautamente nella lista nera dei dissidenti da purgare. E’ il 5Stelle Style.
Dunque Virginia Raggi conferma che di Roma non gliene frega niente: mentre la Capitale è sull’orlo del default, mentre ATAC è sull’orlo del fallimento, mentre mezza linea A è bloccata e i romani sono sempre più furiosi, lei – che è favolosa! – trova il tempo solo per far fuori Andrea Mazzillo dopo avere già giustiziato Marcello Minenna e Raffaele De Dominicis per un totale di quattro assessori quattro in 12 mesi.
Lapidario il commento del capogruppo PD al Comune di Livorno Pietro Caruso che su Livornopress ha commentato: “L’assessore delle tasse e dei rimborsi, Gianni Lemmetti si è dimesso, dirottato a Roma da Grillo e Casaleggio per cercare di “salvare” Virginia Raggi e la faccia del M5S. Insieme al Sindaco Nogarin ha gestito le partecipate ed il bilancio del nostro comune aumentando del 15% la TARI, raddoppiando l’addizionale comunale Irpef dallo 0,45% progressivo allo 0,80% per tutti, portando l’Imu ai massimi nazionali (10,6 per mille), decidendo il concordato per Aamps con la conseguenza del licenziamento di circa 50 lavoratori dell’indotto, introducendo i rimborsi casa-lavoro per gli assessori, svendendo i gioielli di SPIL, portando al fallimento la Labronica corse e quindi alla chiusura del Caprilli, decidendo il pagamento dei contrassegni a residenti e ai titolari di permessi in deroga, sostituendo pedissequamente, con lievitazione di costi, presidenti e membri dei vari CDA. Pur riconoscendogli di averci sempre messo la faccia, non ci mancherà”.
(24 agosto 2017)
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