di G.G.
Contrari e poi possibilisti, e quindi contrari; e poi europeisti, ma anche contro l’Europa; non contro l’euro, ma per il referendum. Sono i poveri 5Stelle che guidano contromano la Capitale a distinguersi ancora una volta, bocciando in Aula Giulio Cesare, 21 astenuti e 8 voti favorevoli, la mozione del Pd che prevedeva l’impegno per la sindaca Virginia Raggi a divulgare con urgenza il nuovo piano nazionale delle vaccinazioni 2017-2019 e richiedere per il prossimo anno scolastico l’obbligatorietà delle vaccinazioni per accedere a nidi e scuole dell’infanzia della città. La parola “impegno” per la Sindaca di Tutti i Fallimenti è una parola grossa, dev’essere per quello che i suoi fedelissimi hanno deciso di bocciare la mozione.
La mozione consigliare, che era sottoscritta da tutti i gruppi chiedeva, spiega la PD prima firmataria, Valeria Baglio, “l’obbligo delle vaccinazioni per la partecipazione a nidi e scuole d’infanzia comunali, come prevede la proposta del Consiglio regionale; il sindaco è autorità sanitaria locale e ha la possibilità di farlo. Inoltre chiediamo la promozione del piano già approvato e la sensibilizzazione della città alla cultura dei vaccini. Non si va contro nessuna normativa”. Ma l’autorità sanitaria locale, che probabilmente nemmeno sa di esserlo ha fatto dire al consigliere del M5S Calabrese che la materia vaccini “non è di competenza dell’ente comunale” e che “in attesa della definizione del quadro normativo nazionale, perché c’è un decreto ministeriale che verrà discusso a breve, ci asterremo”.
Essere contemporaneamente Sindaca, Autorità Sanitaria Locale e dover addirittura prendere delle decisioni è proprio una cosa che la Sindaca Raggi non riesce evidentemente a fare. E la di lei onnipotente Giunta, comprensiva, la appoggia.
(18 maggio 2017)
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