di G.G.
A vedere certi cumuli per la strade di Roma, variopinti e di varie forme e dimensioni, ci si chiede se l’immondizia per la strade di Roma non sia un bene tutelato al pari di certi beni architettonici che impediscono lo sviluppo della Capitale e che servono a pochi, nemmeno ai turisti. Di fatto è noto a tutti che dopo essere stata cavallo di battaglia della bugiardissima campagna elettorale della Sindaca dei Disastri Romani, l’immondizia capitolina è diventata il simbolo di tutti i fantasmi di Virginia raggi e dell’incapacità del M5S. E loro puzzolente metafora.
La Sindaca Miracolosa ha avuto i suoi problemi: da Mafia Capitale che porta all’arresto del buon Marra che lei aveva voluto a tutti i costi in tra i suoi collaboratori (“Se salta Marra andiamo tutti a casa!”, aveva sbraitato la Sindaca dalla Lacrima Facile), ai frigoriferi mobili che nottetempo si muovevano da una parte all’altra di Roma per dare l’impressione ai romani che la Capitale fosse sporca – un complotto da un’altro pianeta? forse le scie chimiche avevano dato vita alla ferraglia così come a certi cervelli? – ai romani che producono troppa spazzatura e che la sbattono un po’ dove vogliono, al PD – che non è più al governo da un anno – che in qualche modo spingeva per la caduta di Nostra Signora dei Cassonetti Sempre Pieni. Insomma una situazione esplosiva.
Nella serata di ieri ricevevamo un comunicato stampa dove la Sindaca ordinava, sdegnata – è stupenda quando si indigna e da’ ordini come se contassero – alla Regione Lazio di darsi da fare con lo smaltimento. Narrano che Nicola Zingaretti si sia nascosto in un luogo remoto, spaventato a morte dalla determinazione della Sindaca dei Frigoriferi Semoventi. Il comunicato stampa – che non ci siamo nemmeno presi la briga di pubblicare, ne erano arrivati almeno altri tre di pari comicità e bisogna pur scegliere, di fatto preparava il terreno all’editto grillico che il Vate del Sacro Blog faceva arrivare poche ore più tardi – Grillo e Raggi sempre in coppia, come lo sporco e il sapone – e che si scaglia contro Mafia Capitale (dimenticandosi la storia di Marra che ricordavamo qualche riga fa) e, naturalmente, contro il PD.
L’intervento del Grande Urlatore ve lo andate a cercare, se volete leggerlo, qui il link non lo pubblichiamo di certo, non per dargli qualche click in più. Vi riassumiamo, con una frase, lo spirito del post sul Sacro Blog: “È colpa dei 5 stelle la gestione dei rifiuti di Roma, anche se l’ha gestita il pd con Mafia capitale per anni”, per la cronaca il titolo del post trasuda vittimismo e puzza di captatio benevolentiae lontano mille miglia: “Dagli all’untore, dagli al grillino”.
Da parte sua Renzi si limita a fotografare la situazione ed annuncia laconico che “le magliete gialle del PD” domenica 14 maggio ripuliranno “la città”. Solo dopo averla pulita presenteranno proposte alla Sindaca di Tutti i Miracoli per risolvere la situazione. “Il PD romano”, prosegue Renzi, “presenterà le proprie idee sulla gestione dell’emergenza dei rifiuti ma lo farà dopo che per una mattinata saremo stati a pulire la città. Un PD che chiama a raccolta tutti quelli che ci stanno, volontari, cittadini, associazioni. E che fa le proprie proposte politiche. Le fa dopo aver organizzato con i generosi volontari ciò che l’amministrazione non riesce a fare con i propri professionisti, o presunti tali”.
Non stupisce nemmeno più di tanto che in un anno di governo, o giù di lì, la Sindaca delle Funivie ed il demenziale M5S non siano riusciti a risolvere uno solo dei problemi di Roma. Non stupisce che continuino a girare a vuoto attorno a quelli che sono stati i cavalli di battaglia di tutta la loro opposizione. Non stupisce l’incapacità della Sindaca della Moneta del Libero Scambio o il fatto che il M5S sia riuscito ad assegnare poltrone in perfetto stile Cencelli con una spudoratezza che nemmeno nella cosiddetta Prima Repubblica si sognavano. Stupisce, ad un anno di distanza, che i romani abbiano dato credito ad una candidata che ha basato la sua campagna elettorale sui pannolini lavabili.
Ma non tutto è perduto, Virginia Raggi la Favolosa lotta su più fronti ed elargisce bonariamente stipendi da 40mila e passa euro all’anno a figure fondamentali per il corretto funzionamento di una città tanto semplice come la Capitale. Parliamo dell’ennesimo esperto pagato coi soldi dei romani. E’ un “Tutor delle Colonie Feline”, tal Edgard Helmut Meyer, 55 anni, assunto nello staff dell’assessore alla Sostenibilità ambientali Pinuccia Montanari con una delibera approvata lo scorso 21 aprile con uno stipendio di 41 mila euro lordi l’anno che che, tra le altre cose e come si legge nella delibera, si occuperà anche di corsi per “tutor di colonie feline” riservati ai dipendenti capitolini che potranno così apprendere gli elementi necessari alla cura dei gatti randagi. Esattamente ciò che i Romani volevano quando hanno votato Virginia Raggi. Sono gli effetti del votare con la pancia.
(9 maggio 2017)
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