di G.G.
Anche l’ex assessora all’Ambiente di Roma Capitale, Paola Muraro, scarica la Sindaca Raggi ed usa più o meno le stesse parole che Berdini ha pronunciato (e poi smentito) recandosi in pellegrinaggio da Nostra Signora del Libero Scambio ed offrendo le sue dimissioni (rifiutate con “riserva”, sono geniali!); la scarica senza mezzi termini con un’intervista al quotidiano romano Il Messaggero dove sputa fuoco e fiamme: “Ha perso di vista il bene della città e lavora per altri obiettivi”. Muraro accusa inoltre la giunta della Sindaca Pettinatissima di non essere “coerente con il programma del M5S”, che suona come un’offesa da lavare col sangue per il M5S della coerenza e dell’onestà [sic]. Muraro ne dice di tutti i colori e non risparmia nemmeno Berdini dicendo che alle esternazioni berdiniane sulla “incapacità” di Raggi c’è abituata avendole l’assessore del “No allo stadio, ma io dello stadio non ho parlato”, rese note anche in diverse sessioni di giunta, ed aggiunge che non rivoterebbe la Sindaca della Funivie, piuttosto resterebbe a casa. Perché le sagge decisioni arrivano sempre in ritardo. L’affondo riguarda la (non) gestione della Capitale, rispetto alla quale le decisioni non sarebbero prese dalla Sindaca ma da “i vertici del M5S”, che molti assessori, o ex assessori come lei, “non hanno mai conosciuto”.
(9 febbraio 2017)
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