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Dunque la Sindachissima toglie il Concertone ai Romani (e niente metro né bus!)… E il carbone?

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di G.G.

 

 

 

 

 

E’ con sconcerto che i romani (l’hanno votata, se la godano) hanno appreso della decisione della Sindachissima dei Collaboratori Indagati ed Arrestati di soprassedere dal tradizionale concertoi di Capodanno e di bloccare metro e bus dalla mezzanotte alle 8 del 1 gennaio, così che se volete rientrare alle 3 e non avete l’auto, fatti vostri. O vi fate ospitare o ve ne state a casa. Dal PD naturalmente non ci vanno giù leggeri: “Per inadeguatezza  e superficialità dell’amministrazione Capitolina, quest’anno dopo ben 24 anni, l’ormai abituale concertone di Capodanno per salutare l’anno nuovo a Roma  non ci sarà. La società organizzatrice vincitrice del bando e gli sponsor che avrebbero garantito la gratuità dell’iniziativa si sono ritirati. Il motivo è semplice: non sono  riusciti a trovare riscontro nell’azione amministrativa del Campidoglio. Da qui niente Circo Massimo né Max Gazzè, Max Giusti e Violante Placido. Il nuovo vice-sindaco Bergamo nonché assessore alla cultura buca la prima e così  la capitale non avrà  un evento dove brindare tutti  insieme alla mezzanotte che aprirà le porte del 2017. Una trascuratezza che costerà cara alla città in termini di immagine e di arrivi turistici”, così apre il fuoco la capogruppo del PD capitolino Michela Di Biase. Da parte sua il vicesindaco Bergamo non si lascia scappare l’occasione per una delle tante dichiarazioni roboanti e vuote alle quali la giunta della Sindachissima Raggi ci ha abituati.

“Leggo dichiarazioni di un clamoroso fallimento in merito alla vicenda del Concertone al Circo Massimo”, così inizia il comunicato del Campidoglio che, noterete, non fa menzione del Concertone, ma parla solo del 1° gennaio. “Voglio rassicurare tutti: la Festa per il primo dell’anno a Roma c’è e sarà una delle più belle che i romani potranno ricordare. Ben 18 ore di spettacoli con 500 artisti impegnati lungo un percorso di 10 km che vuole metaforicamente collegare la Roma storica con quella moderna: spettacoli, animazione e musica e “quattro ponti” per creare un forte senso di comunità che rischia di andare perduto. La decisione principale dell’amministrazione è dare un segno nuovo ai festeggiamenti per il nuovo anno. Stiamo lavorando per estendere alla serata del 31 dicembre lo spirito dell’iniziativa che animerà la giornata del primo gennaio 2017, dopo la rinuncia della società che aveva partecipato all’avviso pubblico per organizzare il classico Concertone al Circo Massimo. Gli uffici del Dipartimento Attività Culturali stanno lavorando insieme alle istituzioni culturali lungo questa direttrice, per presentare un programma di attività anche per la notte dell’ultimo dell’anno, pienamente coerente con ciò che seguirà a partire dalle 3 del mattino del primo gennaio. Le forti innovazioni portano con sé sempre il confronto di diverse idee. Ritengo che le innovazioni di quest’anno, saranno nuova tradizione il prossimo. Il tratto prevalente è lo stare insieme come comunità. La ricchezza e la varietà delle iniziative per il primo gennaio, sia in termini di qualità e quantità, è largamente superiore a quella tradizionalmente offerta con il solo Concertone. Consapevoli della tradizione rispetto alla notte del 31 dicembre, per la prima volta abbiamo pubblicato un avviso per consentire a chiunque di offrirsi per organizzare il classico Concertone con risorse proprie, in modo da non percorrere la strada di affidamenti diretti a soggetti privati come fatto in passato. Consapevoli, in questa decisione, delle incertezze insite nel meccanismo, ma convinti della necessità di un forte segno di discontinuità anche nella modalità d’uso del Circo Massimo per eventi. Lo ripeto: la Festa di Roma c’è”. Tanto disse per non dire nulla, il buon vicesindaco della giunta che in sei mesi non ha fatto nulla.

Non ci sono nomi, non ci sono indicazioni, ci sono le solite dichiarazioni di intenti che sono il panem et circensem del M5S. Di certo non c’è nulla. Nemmeno una parola sul fatto che i mezzi pubblici non ci saranno e che chi vorrà muoversi di notte, scarpinerà. Solo tanto fumo sulla parola “comunità” che deve avere più o meno la consistenza di quella che blatera incongruenze sul blog di Grillo che nessuno sa da chi è composta, di quanti soggetti sia composta e cosa faccia.

Dunque i giochi sono fatti: non è vero che il Concertone non si farà. Non è vero che i soggetti che dovevano organizzarlo si sono ritirati. Nulla è vero. In realtà Roma avrà un sacco di iniziative, belle e favolose come la Sindaca, e come l’albero di Natale rachitico ed orribile (prima del restyling) messo in piazza Venezia a simbolo della morte di una giunta nata morta che sta ammazzando una Capitale. Tutto è un orribile complotto dei giornalacci e quotidianacci e di gentaglia che si illude di scrivere online, che odiano Virginia Raggi e tutte le meraviglie che la Santa Sindaca delle Giunte degli Indagati sta mettendo in piedi per salvare la città da noantri. In più per il ritorno, se non c’è la metro, se non ci sono gli autobus, potete sempre prendere la funivia. Quella che Nostra Signora de Bla Bla Bla ha costruito senza che ce ne accorgessimo. Perché siamo degli ingrati. Ciechi per di più.

 

 

 

(23 dicembre 2016)

 

 

 

 

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