di Redazione
L’influenza è un rilevante problema di sanità pubblica, poiché mette a rischio lo stato di salute soprattutto di anziani e persone che soffrono di patologie croniche. Il vaccino antinfluenzale rappresenta uno degli strumenti più efficace e sicuro a disposizione per la prevenzione delle malattie infettive. La vaccinazione porta benefici non solo per effetto diretto sui soggetti vaccinati, ma anche in modo indiretto, inducendo protezione nei soggetti non vaccinati.
I vaccini antinfluenzali sono disponibili gratuitamente presso il medico di famiglia, i pediatri e i servizi vaccinali delle Asl.
Vogliamo aumentare in maniera significativa il numero di cittadini che partecipano alla campagna di vaccinazione antinfluenzale. Si tratta di un obiettivo molto importante, soprattutto se riguarderà le fasce più vulnerabili della popolazione.
Chi si deve vaccinare?
- anziani dai 65 anni in poi (che nel Lazio sono circa il 21% della popolazione totale),
- persone oltre i sei mesi di età (bambini e adulti) affetti da determinate patologie (tra cui patologie cardiache e respiratorie, insufficienza renale, diabete, tumori, immunosoppressione causata da Hiv,)
- bambini e adolescenti a rischio di sindrome di Reye,
- donne che si trovano al secondo e terzo trimestre di gravidanza,
- familiari e contatti di persone ad alto rischio,
- medici e personale sanitario, personale che lavora a contatto con animali, Forze dell’Ordine, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, e gli altri addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo.
Ulteriori informazioni qui.
(6 novembre 2016)
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