di Redazione
Dunque il regno dell’Imperatrice delle Funivie sembra già essere al tramonto, in questo mondo di disonesti ed incoerenti dove coloro che lo sono di più son proprio quelli che la coerenza e l’onestà la predicano. La Sindaca di Roma si è distinta in questi 70 giorni di non-governo, giorno più giorno meno, per essere riuscita dove nessuna era riuscito prima: ridurre Roma peggio di quanto fosse, e si trattava davvero di una impresa impossibile. Non solo mezza giunta l’ha mandata a vendere ortiche, ma addirittura la sua protettissima Paola Muraro è indagata da mesi, lo scrive il Corriere, e la sua iscrizione al registro degli indagati era nota da prima della nomina ad assessore nella giunta di Virginia Raggi che se ne sarebbe fregata, pur essendo al corrente dell’iscrizione, e l’avrebbe nominata lo stesso. Non che ci si aspettasse qualcosa di differente, bastava vederli all’opera – i dilettanti a 5 Stelli sedicenti Cittadini con la “c” maiuscola perché loro valgono – per capire dove sarebbero andati a sbattere. Non sapevamo quando, ma non s’è nemmeno dovuto aspettare troppo. Raggi ha poi compiuto un altro capolavoro che non è affatto passato inosservato. Il sito Agorà24 pubblica infatti una notizia che ha a che fare con la finta campagna anti auto blu (degli altri) del M5S che vedeva la Furiosa Sindaca in testa all’esercito delle Indignate: Giorgia Meloni rende infatti noto noto che il 2 settembre scorso, con 26 voti contrari e 8 favorevoli, la maggioranza capitolina ha bocciato la mozione presentata da Fdi-An che impegnava la sindaca di Roma e la sua Giunta a rinunciare all’utilizzo delle auto blu. Ricorderete come quello delle auto di servizio sia stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale della Signora del Libero Scambio e del Debito Pubblico lo pagheranno i miei Predecessori. Però, come sempre, al momento di dover rinunciare ai privilegi i 5Stelle fanno marcia indietro.
(4 settembre 2016)
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