“Con il ddl Valditara la Camera ha approvato oggi un provvedimento da MinCulPop, che pone l’Italia in direzione contraria all’OMS, all’UNESCO e a tutti gli organismi internazionali competenti in materia di benessere dei minori”, così Rosario Coco, Presidente Gaynet in una nota.
“A dispetto di chi inventa sondaggi e dati, sin dall’Eurobarometro del 2023 oltre il 70% della popolazione ritiene giusto che si parli a scuola di orientamento sessuale e identità di genere. Legare l’educazione sessuale e affettiva al consenso dei genitori espone i minori ai pericoli della rete, ad abusi e violenze e nega quel supporto fondamentale alle famiglie indispensabile in una società iperconnessa, dove non c’è divieto che tiene, come hanno compreso da decenni tutti i Paesi fondatori della UE. Dopo la fantomatica lotta al fantasma del gender, ci chiediamo, seguendo la stessa logica, quando si invocherà la libertà educativa per i progetti che parlano di razzismo, per i viaggi ad Auschwitz o per l’insegnamento della teoria evoluzionistica. Il nostro Paese, da sempre terra di menti autorevoli e universalmente riconosciute, tocca oggi uno dei punti più bassi della sua reputazione, il tutto ad opera di coloro che si definiscono patrioti”.
(3 dicembre 2025)
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