“Se in Italia crolla una torre, in Russia crolla la cultura. Mentre Zakharova profetizza il crollo dell’Italia per via degli aiuti all’Ucraina, il regime di Putin sta arrestando artisti e giovani in modo indiscriminato per il solo fatto di aver cantato in pubblico brani ritenuti ‘sovversivi’ dal governo. Venerdì 7 novembre alle ore 18:00 saremo in Piazza Vittorio Emanuele con la cantante lirica Anna Koshkina, che intonerà i brani che sono appena costati il carcere all’artista Naoko, arrestata a San Pietroburgo dopo una performance in piazza. Ora rischia di essere accusata di ‘atto terroristico contro il governo'”. Così Rosario Coco, Presidente Gaynet in una nota, commentando l’evento organizzato dall’associazione Ygrò.
“La vicenda di Naoko ha ispirato una serie di azioni di solidarietà da parte di artiste e artisti in diverse città russe, che hanno deciso di esibirsi nonostante la censura e la minaccia di arresto. Per sostenere Naoko e chiunque rischi il carcere per difendere la libertà di espressione, Anna Koshkina interpreterà pubblicamente le stesse canzoni vietate dal regime, con il rischio di non poter più tornare a casa. Tra queste, il governo si accanisce in particolare contro un testo ispirato al celebre Lago dei cigni di Čajkovskij, considerato sovversivo e vietato lo scorso maggio dal tribunale di San Pietroburgo perché richiamerebbe i colpi di stato avvenuti in passato. Un gesto di arte e coraggio, un atto di solidarietà verso chi è stato messo a tacere e una sfida aperta contro ogni forma di repressione. Invitiamo la cittadinanza a sostenere Anna e un’intera generazione che resiste, che spera e che continua a credere in un futuro di libertà: libertà di esprimersi, di amare, di essere se stessi”.
(4 novembre 2025)
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