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Roma. Arrestato latitante ritenuto essere il mandante di un omicidio nell’ambito di una organizzazione operante nella Capitale

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Si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito che, il 10.10.2025, ad Abu Dhabi, la Polizia degli Emirati Arabi Uniti, con il contributo del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia SCIP, ha tratto in arresto un cittadino albanese.

La cattura è avvenuta in relazione al provvedimento di ricerca internazionale del latitante, cosiddetto Red Notice, richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, poiché l’uomo è ritenuto il mandante di un omicidio, avvenuto il 20 settembre 2020, nella spiaggia assolata e piena di bagnanti in Pomezia, località Torvajanica.

Le indagini, condotte congiuntamente dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, dalla Squadra Mobile della Questura di Roma e dallo SCO della Polizia di Stato, hanno consentito di acquisire un granitico quadro di accusa sul conto dell’indagato per aver ordinato ad altra persona l’omicidio e facendogli materialmente recapitare la somma contante di 150.000 euro quale compenso per l’avvenuta esecuzione.

Per il delitto in questione sono già state condannate in primo grado, dalla Corte d’Assise di Frosinone, alla pena dell’ergastolo due persone, una per essere l’esecutore materiale e l’altra in concorso.

L’indagato, in un altro procedimento penale, è imputato poiché ritenuto costituire uno dei principali canali di approvvigionamento di cocaina di un’organizzazione operante su Roma e disarticolata dal Comando Provinciale Carabinieri di Roma con un’operazione di polizia giudiziaria eseguita il 18 marzo 2025.

Durante l’esecuzione di tale operazione, temporalmente successiva all’arresto del responsabile dell’omicidio, l’attuale indagato si era sottratto alla cattura poiché, evidentemente, temeva di essere destinatario dell’azione investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, aveva spostato la sua base operativa proprio negli Emirati Arabi.

 

 

(20 ottobre 2025)

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