“Una Casa ci vuole!” è stato l’incontro promosso dal Gruppo consiliare capitolino Roma Futura per iniziare a dare sostanza a un percorso di coprogettazione alla luce della delibera di Giunta sulla nascita dell’Agenzia Sociale per l’Abitare (ASAb).
Un incontro/confronto con i rappresentanti del terzo settore e delle associazioni di categoria, con politici europei e nazionali, con amministratori locali e di altre città che hanno già esperienze consolidate per lavorare insieme alla costruzione dell’ASAb, iniziando col rispondere a quesiti fondamentali: chi sarà coinvolto, in che modo e con quali modalità operative? Quale patrimonio utilizzerà? Chi assicura i fondi di garanzia? Quali incentivi per i proprietari privati che conferiscono gli immobili all’Agenzia per affittarli a canone calmierato? Quali connessioni potranno esserci con le sperimentazioni delle Agenzie municipali già in corso? Quale contributo potrà arrivare dall’Europa e dalle politiche di coesione nazionali per rendere effettivo il diritto alla casa?
Interrogativi finalizzati a creare il percorso più giusto per far incontrare la domanda di alloggi a costi accessibili con l’effettiva offerta disponibile in città per tutte quelle persone che oggi, pur avendo un lavoro, hanno difficoltà a pagare un affitto di mercato.
Le riflessioni emerse nel corso dell’incontro si sono concretizzate in proposte condivise da tutti gli intervenuti, così riassumibili:
- Come ha sottolineato il capogruppo di RF GiovanniCaudo è necessario ripartire guardando alla finanziarizzazione che ha subìto il mercato immobiliare dagli anni ‘97/’98, quando l’intervento pubblico ha lasciato progressivamente il posto a quello privato, che ha preso infine il sopravvento. Punto centrale, questo, da cui riniziare per una politica sociale per l’abitare. La cancellazione dell’equo canone e nuova regolazione degli affitti (L. 431/1998) sostanzialmente a libero mercato ha portato a un aumento generalizzato dei canoni di affitto. La crescita progressiva del divario dai redditi medi rispetto ai prezzi medi di acquisto della casa e dei canoni medi di affitto è sempre più preoccupante (il parametro di un terzo del reddito per accedere alla casa è oggi ampiamente superato).
- La questione abitativa si ripropone ciclicamente, ma di fatto non è più stata affrontata dagli anni Duemila. Oggi è quanto mai urgente introdurre azioni concrete per rendere il diritto alla casa davvero accessibile, come dimostra peraltro l’azione europea su questo tema che sta cercando di intervenire su due binari: capire come aumentare l’offerta di edilizia pubblica a prezzi calmierati e come intervenire per riportare il mercato della casa alla sua origine, lontano da speculazioni.
- Stigmatizzata l’assenza di politiche sulla casa da parte del Governo, cui viene chiesto di rivedere la L. 431/98, perché ogni iniziativa locale non può agire con incisività se non è supportata da una legge nazionale.
- La crisi abitativa nella Capitale è sempre più preoccupante e in costante crescita. ERP, Social Housing, sgravi fiscali ecc. devono tornare a essere il processo fondante. Oggi a Roma ci sono 100mila alloggi sfitti che vanno rimessi in circuito e due terzi delle famiglie romane non possono permettersi un affitto nel mercato libero.
- Le 4 delibere di Roma Capitale sull’abitare sono un grande e strategico patrimonio. Per essere più incisive vanno coordinate al fine di definire meglio le sinergie. Una migliore integrazione renderebbe più stringente ed efficace la strategia d’insieme e meglio definire gli strumenti per far incontrare la domanda e l’offerta (vedi slides).
- Importante far sì che nella fase di coprogettazione l’ASAbincluda la necessità di un fondo di garanzia per gli inquilini più deboli, di uno stretto rapporto con i Municipi dove sono ipotizzabili sedi territoriali perché ASAb sia un’agenzia di prossimità, sgravi fiscali per i proprietari di case coinvolti nel progetto…
- Guardare a esperienze consolidate come LO.CA.Re di Torino, C.A.S.A. 3 del Municipio IIII di Roma.
- Iniziative forti sugli affitti turistici che hanno preso il sopravvento, drogando il mercato immobiliare cittadino.
- Gli alloggi ASAbpotrebbero essere anche utilizzati per accogliere persone che vivono nei centri di accoglienza.
“Con l’iniziativa Una Casa ci vuole! siamo convinti di aver dato un chiaro contributo alla costruzione della futura Agenzia Sociale per l’Abitare. Oggi più che mai è indispensabile guardare a quella fascia di persone che, pur avendo un lavoro, non riescono più a condurre una vita dignitosa per non potersi permettersi l’affitto di una casa. Sapere che a Roma ci sono 100mila alloggi sfitti è una vergogna. Per questo è necessario lavorare tutti insieme affinché si restituisca la dignità dell’abitare. L’incontro di ieri è stato molto partecipato e produttivo. Grazie a tutti coloro che con la loro presenza hanno sostenuto l’avvio di questo percorso di coprogettazione dell’ASAb. Grazie agli assessori Claudia Pratelli, Tobia Zevi e Maurizio Veloccia per aver raccontato quanto questa Amministrazione sta facendo per le politiche abitative della nostra città” dichiarano Giovanni Caudo e Tiziana Biolghini, consiglieri capitolini di Roma Futura.
(27 giugno 2025)
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