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Stadio Roma. Pelonzi (PD): “Il cerchiobottismo Raggi produce ennesimo flop. Da M5S ancora pasticci e danni”

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di Gaiaitalia.com, #Roma

 

 

“La mediazione della Raggi sul nuovo stadio della Roma ha portato il progetto in un vicolo cieco con il rischio di affossarlo del tutto. Dopo quasi un anno di discussioni e un assessore dimesso, il progetto stadio Tor di Valle diventa l’ennesimo pasticcio del M5S e di una giunta inadeguata e confusionaria. Eravamo ad un passo dall’avvio dei lavori, ma come al solito motivazioni ideologiche e contrasti tra  correnti grilline hanno prodotto l’ennesimo flop. Un danno per Roma che rischia di deflagrare se non si corre subito ai ripari. La bocciatura del MIT, dovuta alle  evidenti carenze infrastrutturali dell’opera, rileva anche la residuale  utilità pubblica. Noi avevamo pensato allo stadio come una opportunità per migliorare la vita dei cittadini. Le opere pubbliche della delibera Caudo, presentavano il ponte dei Congressi e Traiano, per evitare che il miglioramento a nord creasse un buco a sud. La mancanza del ponte al sud non è solo un pericolo per la viabilità ma anche per la sicurezza. Con la mediazione Raggi lo stadio presenta ora un solo punto di accesso. Senza il Ponte di Traiano si avrebbe quindi una sola via di entrata e di uscita. Il tanto sbandierato taglio al 50% delle cubature in realtà è stato applicato solo sul business park comportando un evidente quanto sconsiderato taglio di rilevanti opere pubbliche che invece  ha  lasciato pressoché immutate  le  cubature commerciali negli altri due comparti. Nei suoi rilievi il MIT evidenzia la difficoltà di accesso ad una struttura che dovrebbe ospitare eventi per decine di migliaia di persone. Si tratta di una  condizione che invece di produrre un valore aggiunto infrastrutturale nel quadrante ovest della città ne comprometterebbe ulteriormente la vivibilità. Come PD, abbiamo più volte denunciato che senza opere pubbliche sarebbe stata compromessa la stessa pubblica utilità su cui era incardinato  il progetto. Purtroppo in modo arrogante e con il più classico dei cerchiobottismi, i cinquestelle nel tentativo di far rientrare i loro mal di pancia ideologici hanno fatto venir meno anche  l’interesse dei cittadini romani. Hanno preferito collocare  una infrastruttura  pubblica come il Ponte dei Congressi al servizio di un’opera privata tagliando proprio il ponte di Traiano funzionale al nuovo stadio. Il progetto Raggi è apparso  poco chiaro sin dall’inizio e in questo modo rischia proprio di non decollare. Noi al contrario continuiamo ad essere favorevoli a un progetto che può  cambiare il volto di un intero quadrante della città. Per questo ci siamo battuti e  continueremo a farlo per  mantenere le opere pubbliche infrastrutturali necessarie a rafforzare trasporto pubblico e a fluidificare la viabilità”, così in una nota il consigliere del PD capitolino Antongiulio Pelonzi.

Nel frattempo il capogruppo del M5S in Campidoglio, Paolo Ferrara, chiede che agli iscritti al Partito Democratico venga impedito l’ingresso allo stadio. Si chiama cortina di fumo.




 

(9 agosto 2017)

 

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