di Redazione Roma
“Per il Piano fermate Atac ha svolto una procedura di gara europea, in totale trasparenza, posta sotto il monitoraggio e il controllo della Società di scopo Giubileo 2025, del Commissario Straordinario e del Ministero dell’Economia e delle Finanze”: lo dichiara l’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè.
“Il Piano Fermate Atac – aggiunge Patanè – ha lo scopo di incrementare il numero complessivo degli impianti di fermata dislocati sulla rete di trasporto pubblico di Roma Capitale. Le nuove 435 pensiline e 405 paline andranno a sommarsi alle attuali oltre 1.400 pensiline e oltre 8.200 paline di fermata tra tradizionali ed elettroniche. Per minimizzare l’impatto economico e finanziario e concretizzare la più idonea sinergia di utilizzo degli oggetti, sia come strumenti di informazione al pubblico che come asset pubblicitari, si è scelto di ricorrere alla finanza di progetto, valutando l’esistenza del pubblico interesse della proposta pervenuta da un operatore economico leader del mercato della gestione pubblicitaria”.
“Nel complesso si prevede un investimento di circa 60 milioni più Iva per nuove infrastrutture – comprensivi del contributo pubblico di 47,5 milioni più Iva – e circa 60 milioni più Iva per la completa riorganizzazione e riqualificazione del parco esistente, per la gestione e la manutenzione dell’intero asset per una durata contrattuale di 11 anni. In aggiunta ai suddetti importi, il Proponente verserà ad Atac un canone complessivo di circa 36 milioni più Iva, per un valore totale di ‘costo’ della concessione pari a circa 156 milioni più Iva. Il canone che verrà versato ad ATAC è calcolato tenendo conto dello sfruttamento delle pensiline e di un numero stimato di paline a valore fisso unitario, con compartecipazione di Atac stessa agli extra ricavi del concessionario in caso di incremento di tale numero. Il Concessionario remunererà tali costi attraverso la raccolta e i ricavi pubblicitari relativi all’intero asset delle infrastrutture di fermata di Roma Capitale”.
“Ricordiamo, inoltre – continua Patanè – che il Piano Economico Finanziario presentato dall’Operatore Economico è stato asseverato da un esperto contabile con le forme previste dalla legge e dal Codice dei Contratti. La proposta è strutturata in modo tale che il proponente sostenga tutti i costi relativi alla progettazione ed allo sviluppo strutturale e tecnologico dell’asset, alla istallazione e all’allaccio dei nuovi impianti, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’intero asset ed alla riorganizzazione e riqualificazione delle infrastrutture. La società assume inoltre tutti i rischi di realizzazione del progetto condividendo con Atac i soli rischi di ritardo nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni da parte degli enti competenti. Come rappresentato in sede di Commissione di Trasparenza – conclude Patanè – ATAC metterà a disposizione tutta la documentazione progettuale, la proposta di finanza di progetto e la Convenzione sottoscritta con il proponente”.
(21 ottobre 2024)