Dopo tre giornate di campionato, la Roma ha un solo punto in classifica e naviga in acque pericolose. Subito è partita la canea di quelli che pensano che Josè Mourinho sia solo un arrogante, che non ha capito che il calcio è cambiato rispetto ai tempi del suo triplete. In realtà, dopo solo 3 giornate e con una squadra fuori forma, è ancora presto per emettere sentenze.
Purtroppo, a Roma molti son fatti così. Dopo una settimana di festeggiamenti quasi folli per l’arrivo di Lukaku, adesso hanno tutti il morale a terra: da un eccesso all’altro, proprio. Dev’essere un retaggio cattolico. Il calendario, innanzitutto, non era semplice. E le squadre più piccole hanno capito che devono fare punti fin da subito, se vogliono salvarsi. Anche l’Atalanta, per esempio, ha avuto il suo tracollo in Ciociaria contro il Frosinone, tanto per fare un esempio. E si tratta di una squadra attrezzata per affrontare l’Europa League, esattamente come la Roma. Il campionato è diventato imprevedibile, tutto qui: c’è poco altro da dire. Nella capitale non si ha pazienza, purtroppo. Ma è un errore, fare così.
Ne sa qualcosa l’Inter, che per tornare a vincere ha dovuto attendere quasi un decennio, commettendo errori su errori. La prima regola per raggiungere gli obiettivi è dimostrare di avere i nervi saldi. Ma con l’aria che tira, soprattutto sui social, questa banale verità stenta a emergere. Bisogna essere un pubblico maturo, saggio. E la saggezza ci insegna che dobbiamo stare tutti vicini a questa Roma.
(5 settembre 2023)
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