di D.S.
Si è svolta ieri a sulla spiaggia vicino al Porticciolo di Anzio – Molo Pamphili la manifestazione “Barchette di Pace da Anzio a Gaza” a sostegno della Global Sumud flottiglia e contro il genocidio in atto a Gaza. Promossa dalla Rete NoBavaglio con ladesione dell’ANPI circolo di Anzio e Nettuno, Legambiente circolo “Le Rondini” e Arci Itaca.
Centinaia di cittadini hanno partecipato a un gesto semplice ma carico di significato: affidare al mare barchette di carta, ciascuna con un messaggio di pace, solidarietà e giustizia. Un rito collettivo che ha visto protagonisti anche molti bambini, con la loro spontaneità e speranza.
La manifestazione ha registrato la presenza e il contributo di rappresentanti istituzionali e del mondo associativo, tra i quali: Roberto Imperato, Assessore alla Cultura del Comune di Nettuno, Luca Brignone, Assessore all’Ambiente del Comune di Anzio, Pasqualina Napolitano del circolo Arci e il poeta Francesco Felicissimo, che ha commosso i presenti leggendo una poesia dedicata alla pace. Presenti anche le volontarie clown Sorriset (Fabiana Folco) e Milìta (Susana Mesones). La ReteNoBavaglio ringrazia, infine, anche Emanuela Esposito, Corinna Maiutto e Davide Vitamore per l’aiuto e il supporto nel realizzare l’evento.
Il messaggio che si è levato dalla spiaggia di Anzio è chiaro: sostegno alla Global Sumud Flotilla e stop al genocidio a Gaza compiuto dal governo israeliano con la complicità dei governi compreso quello italiano.
Un appello forte, condiviso da associazioni, cittadini e istituzioni locali, perché nessun popolo deve essere lasciato morirenell’indifferenza.
“Le nostre barchette sono simboli fragili ma pieni di forza collettiva: parlano di pace, di giustizia e di libertà. Sosteniamo la Global Sumud Flotilla perché crediamo che il Mediterraneo debba tornare a essere un ponte tra i popoli e non un confine di dolore. Fermiamo il genocidio a Gaza, fermiamo il silenzio”, scrive, a chiusura della nota stampa, la Rete NoBavaglio.
(8 settembre 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata
