“Nei giorni scorsi l’Italia ha respinto il 73% delle raccomandazioni sui diritti LGBT+ presentate durante l’assemblea delle Nazioni Unite”, lo scrive Rosario Coco, presidente di Gaynet, in una nota stampa.
“Il governo Meloni ha detto “no” sostanzialmente a tutto: matrimonio egualitario, adozioni per coppie dello stesso sesso, riconoscimento di entrambi i genitori same-sex, tutela dei diritti dei figli delle coppie omogenitoriali e condanna delle pratiche di conversione, ovvero le terapie riparative. Su quest’ultimo punto, va ricordato che in Italia, grazie alle associazioni e alla campagna Meglio a Colori, sono state raccolte oltre 60mila firme per sostenere l’iniziativa dei cittadini europei ACT, che ha raggiunto 1,2 milioni di firme in Europa per bandire ogni tentativo di modificare orientamento sessuale e identità di genere delle persone. Il Governo Meloni conferma ormai di essere scollegato dal Paese e dai bisogni delle persone, rifiutandosi di ammettere il fallimento della propria linea anche sulle famiglie arcobaleno, dimostrato dalla recente sentenza della Corte Costituzionale sul riconoscimento dei figli alla nascita. Dei 12 no su 19 richieste, un dato da record, fa molto male in particolare quello sui diritti dei minori intersex, per i quali si tratta di impedire vere e proprie mutilazioni alla nascita”.
(14 luglio 2025)
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