La Casa internazionale delle donne apre le porte all’estate.
Nel fresco giardino della Magnolia si svolge, da luglio a settembre, il festival Libera-Zioni, uno spazio dedicato al cinema, alla letteratura, al teatro e alla musica, che ripercorre le liberazioni di ieri e racconta quelle di oggi.
Venerdì 18 luglio alle 21 un omaggio alla Palestina con la proiezione del documentario Naila and the Uprising (Naila e la rivolta) di Julia Bacha, dedicato a una donna di Gaza che ha svolto un ruolo chiave nella Prima Intifada. Interverrà Luisa Morgantini, ex vice-presidente del Parlamento europeo e presidente di Assopace Palestina.
Lunedì 21 luglio ore 20, Terapia di gruppo, monologo di Chiara Becchimanzi
Un flusso di coscienza inarrestabile ed esilarante per esplorare le idiosincrasie vecchie e nuove, gli stereotipi indistruttibili e quelli di cui dovremmo vergognarci, il politicamente corretto, le paure del contagio e il contagio delle paure.
Venerdì 25 luglio alle 18 la rivista femminista WF celebrerà i suoi 50 anni con una mostra, mentre per il martedì successivo alle 19 l’evento: L’importanza della comunicazione e dei social per una informazione corretta sulle persone trans, con interventi di associazione Libellula, circolo Mario Mieli, Nuovi diritti Cgil Lazio, Console del Brasile, Marilena Grassadonia. In quella stessa occasione sarà proiettato il documentario Libertade Naturezza Identitade di Sonia Savioli. La serata del 28 luglio sarà dedicata al ricordo della strage di Srebrenica, avvenuta 30 anni fa.
Il 30 luglio è in programma il concerto E dammelo un bacin d’amore a cura di Sara Modigliani con il gruppo Foglie Volanti. Il mese di luglio si chiuderà con un recital poetico di Dalise, previsto per giovedì 31.
Il festival Libera-Zioni proseguirà a settembre, per celebrare un anniversario importante, gli 80 anni della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, con il documentario Alba Meloni. Stella nelle mie stanze di Nadia Pizzuti.
L’intero programma è consultabile sul sito della Casa Internazionale delle donne.
“La Liberazione – è scritto nella presentazione del festival – vide tante donne, le partigiane, non solo combattere contro il fascismo, ma anche aprire la strada a una nuova idea di cittadinanza e di libertà femminile. Oggi non possiamo non guardare a quante donne e a quante persone, in ogni parte del mondo, continuano a lottare per liberarsi da guerre, dittature, ideologie oppressive e violenze di ogni genere. È questo lo spirito che vogliamo tenere vivo, un filo sottile ma forte, per costruire insieme un mondo più giusto, per essere libere di essere, amare, scegliere”.
A dichiararlo è la Casa internazionale delle donne.
(14 luglio 2025)
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