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“La Strada dei Diritti” a Roma il 17 maggio: “Ci volevano divisi, ci avranno in piazza”

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di Paolo M. Minciotti

Sabato 17 maggio, in occasione della Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia, Piazzale Ostiense sarà il cuore della mobilitazione nazionale promossa dalle associazioni aderenti al manifesto “La Strada dei Diritti”. Un fronte compatto della società civile, delle realtà LGBTQIA+ e del mondo politico democratico si dà appuntamento in piazza per dire basta alle discriminazioni, ai crimini d’odio e alla repressione dei diritti, al grido di “Vennero a prendere me, e stavolta c’eravamo tuttɜ”. 

Promuovono l’iniziativa, tra le altre: Arcigay, Famiglie Arcobaleno, MIT, Mario Mieli, Agedo, Gaynet, Rete Genitori Rainbow, Rete Lenford, EDGE, ALFI, Genderlens, Libellula, ACET, Agapanto, Napoli Pride, Gay Center, CEST, Intersex Esiste, Ygrò, Quore, con il sostegno di sigle storiche della società civile come CGIL, ARCI, ANPI, Rete “A Pieno Regime”, LILA, UDU, Rete Della Conoscenza, AICS, UISP, Differenza Donna.

L’adesione politica arriva da un ampio schieramento: Partito Democratico, +Europa, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Possibile e Partito Radicale.

Sul palco, ad aprire la manifestazione, i giornalisti Giulia Blasi e Simone Alliva. Accanto a loro, voci della cultura e della politica come Francesca Vecchioni, l’artista Simonetta Musitano, e personalità come Alessandro ZanRiccardo MagiMarilena Grassadonia e Alessandra Maiorino. A rendere ancora più vibrante la serata le performance artistiche di Muccassassina e Latte Fresco.

La manifestazione nasce in un contesto di crescente allarme sociale e culturale. Le associazioni denunciano un clima politico sempre più ostile, fatto di aggressioni, retorica d’odio e tentativi di limitare le libertà fondamentali.

Le richieste alla politica sono chiare e urgenti:

  • fermare la retorica anti-gender e sciogliere il tavolo sulla disforia di genere;
  • smettere di criminalizzare la genitorialità omosessuale;
  • contrastare i crimini d’odio e vietare le pratiche di conversione;
  • garantire il diritto all’aborto e ritirare la proposta Valditara sull’educazione scolastica;
  • sostenere con coerenza le iniziative europee per i diritti LGBTQIA+ e prendere le distanze dai governi autoritari.

“Provvedimenti come il nuovo decreto sicurezza – si legge nel comunicato – vanno nella stessa direzione di chi in Europa vieta i Pride e sopprime le libertà fondamentali”.

La piazza del 17 maggio sarà anche uno spazio di resistenza contro le politiche razziste, militariste e coloniali. Le associazioni esprimono sostegno ai referendum annunciati e solidarietà al popolo palestinese e a tutte le comunità colpite da guerra e oppressione.

“Vennero a prendere me, e stavolta c’eravamo tuttɜ”: la rete “La Strada dei Diritti” invita tutte e tutti a scendere in piazza per ribadire che nessun diritto è garantito se non lo è per tutte e tutti. L’appuntamento è a Roma, venerdì 17 maggio, ore 14, Piazzale Ostiense. Altre info: www.lastradadeidiritti.it.

 

 

(16 maggio 2025)

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