di P.M.M.
“Di Papa Francesco ricorderemo dichiarazioni senza precedenti su persone omosessuali e trans, come anche gli attacchi alla cosiddetta ‘teoria gender’, sulla scia delle fortissime tensioni nella Chiesa sul tema dei diritti civili. Le parole sono sassi e quelle del Vaticano pesano più di altre”. Così Rosario Coco, Presidente Gaynet in una nota.
“Nonostante l’omosessualità nella lettera della dottrina della chiesa non sia cambiata dagli anni 80′ e rimanga un disordine morale, in 12 anni siamo passati da dichiarazioni come i gay pericolo per la pace di Benedetto XVI, al “chi sono io per giudicare se un omosessuale cerca dio”, frase ambigua ma certamente rappresentativa di un approccio diverso, che ha rappresentato un passo avanti nelle condizioni di vita di molte persone LGBTQIA+ in ambienti cattolici. A questo si aggiunge una postura sempre rivolta alle persone più deboli, in particolare i migranti, in contrasto con l’internazionale nera che avanza. L’umanesimo laico in cui crediamo, che pone l’etica civile al primo posto, non può fare a meno di registrare che per la prima volta si è trovato di fronte sì a un avversario politico, ma non a un nemico feroce dalle parole cariche d’odio”.
(21 aprile 2025)
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