La Rete No Bavaglio esprime il proprio ringraziamento al Comune di Anzio e all’ANPI di Anzio e Nettuno per aver dato un significato profondo alla Giornata Internazionale della Donna, ponendo l’accento sul ruolo delle donne durante e dopo la guerra e sulla necessità di mantenere viva la memoria storica. Lo scrive una nota stampa ricevuta in redazione.
Un momento di grande intensità è stato il ricordo di Adele Di Consiglio, testimone diretta delle persecuzioni subite dalla comunità ebraica, che si è commossa nel raccontare la deportazione e l’uccisione di suo padre. La sua testimonianza, insieme a quella della nipote Grazia, ha reso tangibile il dolore di chi ha vissuto l’orrore della guerra e delle leggi razziali, ricordandoci quanto sia fondamentale non dimenticare.
“La memoria è un dovere collettivo, soprattutto in un periodo storico in cui il rischio dell’indifferenza è sempre dietro l’angolo – dichiara la Rete No Bavaglio –. Ringraziamo Adele Di Consiglio, che a 92 anni continua a testimoniare con coraggio, la giornalista Barbara Palombelli, sempre attenta ai temi della memoria, e tutte le istituzioni e le associazioni che hanno reso possibile questo incontro”.
Nel corso dell’evento, il sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio, ha espresso il proprio favore alla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, sottolineando che la decisione spetta ora al Consiglio comunale. Presente anche la presidente delle Comunità ebraiche in Italia, Noemi Di Segni, che ha ribadito l’importanza di non smettere mai di raccontare queste storie affinché simili tragedie non si ripetano. La Rete No Bavaglio – chiude la nota – continuerà a sostenere tutte le iniziative volte a difendere la libertà di espressione, il diritto alla verità storica e la lotta contro ogni forma di censura o negazionismo.
(8 marzo 2025)
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