di Effegi
Matteo Salvini, noto per le sue posizioni sempre equilibrate e mai sopra le righe, ha recentemente espresso la sua ferma opposizione all’idea di un esercito europeo sotto il comando del presidente francese Emmanuel Macron, definendolo affettuosamente “quel matto di Macron” (ma Macron non ha mai lanciato la proposta nei termini descritti da Salvini, ndr).
Inoltre, il leader della Lega ha annunciato una mobilitazione in “mille piazze” italiane per l’8 e il 9 marzo, con l’obiettivo di promuovere sia la pace in Ucraina che la pace fiscale in Italia. Per Salvini, evidentemente, non c’è nulla di più naturale che accostare la complessità di un conflitto internazionale alla semplicità di una sanatoria fiscale. È interessante notare come Salvini, che in passato ha mostrato simpatie per il presidente russo Vladimir Putin, indossando persino una maglietta con il suo volto, sia ora così ferventemente impegnato nella causa della pace in Ucraina. Un esempio lampante di coerenza politica e lungimiranza strategica.
In sintesi, Salvini continua a distinguersi per le sue dichiarazioni misurate e per la sua capacità di affrontare con serietà e coerenza le complesse questioni internazionali, senza mai cadere in facili populismi o contraddizioni.
(7 marzo 2025)
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