di Vittorio Lussana
In mancanza di nuove idee, che nella nuova Rai meloniana languono decisamente, si va a ripescare nel passato. E così, gira che ti rigira, è risaltato fuori Goldrake in una versione graficamente aggiornata, il cui plot andrà in onda già stasera, 7 gennaio 2025, come consolazione dell’ormai prossimo ritorno a scuola di tanti bambini.
A distanza di quasi mezzo secolo, la Rai aveva infatti presentato a novembre, in anteprima al Lucca Comic & Games, la serie Goldrake U (titolo originale Grendizer U, che nessuno sa cosa significhi, ndr): un reboot della serie animata Ufo Robot Goldrake basata sul manga creato da Go Nagai, stavolta seguito da una U maiuscola forse in riferimento ai raggi Uva che Carlo Conti si spara direttamente in faccia, con la speranza di essere scambiato per un Mandingo di notevoli dimensioni: ma chi ci crede? Eppoi, le dimensioni non sono tutto…
In pratica, vedendosela brutta, qualcuno ha acquistato i diritti dalla società francese Mangouste Anim, che detiene la distribuzione della serie prodotta dallo studio Gaina, un gruppo composto da misteriosi alieni infiltrati dal cattivissimo Elonio Musk, per provare a far vincere lo scudetto all’Atalanta bergamasca calcio. Così, tanto per cambiare…
Sia come sia, in Goldrake U, dopo un devastante attacco degli alieni atalantini contro il pianeta Trigoria, il principe Duke e Goldrake fuggono sulla Terra. Una volta giunti a Roma nord, il dottor Claudius Ranieri, direttore di un laboratorio spaziale situato sulla vetta di Monte Mario, insieme al coraggioso Alcoor Rimedius, pilota di un robot chiamato Mazinga Z – Commando Ultrà Curva Sud, corrono in soccorso del principe che, nel frattempo, ha perso la memoria e non ricorda più dove caspita abbia messo la tessera dell’Atac (che, purtroppo, sappiamo tutti che cesso di azienda sia…): senza abbonamento mensile è praticamente paralizzato e non si può più muovere, poiché con il Giubileo in corso, la città è praticamente in mano ai peggiori falchi del turismo religioso.
Sia come sia, Duke viene adottato dal dottor Claudius Ranieri e si spaccia per Actarus, capotifoso degli ultrà dell’Atalanta. Mentre i due lavorano insieme, per individuare nel cielo di Monte Mario i famigerati satelliti di SpaceX, essi subiscono un potente attacco nemico guidato dall’infido Musk in persona, che costringe Actarus a recuperare i ricordi del passato.
Così, la serie si trasforma in una sorta di terapia collettiva nei confronti del protagonista: “Eri della Roma, te lo ricordi? La lobby romanista che fine ha fatto? So’ tutti morti? C’è rimasto solo Storace? E D’Alema che dice? Torna tra noi, Actarus, che qua non ci guarda più nessuno e abbiamo solamente il calcio come carta della disperazione”.
Nel frattempo, la Roma vince il derby, mentre il Milan recupera un po’ d’orgoglio arrubbandosi, all’ultimo minuto, in una landa desolata dell’Arabia Saudita, la Supercoppa del nonno. Punto, fine: per ora la serie-pilota finisce così.
Buona visione a tutti.
(7 gennaio 2025)
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