di Vittorio Lussana
Mentre il sindaco Gualtieri era impegnato nei suoi deceppamenti, in Umbria ed Emilia Romagna si votava per il rinnovo di presidenti e consigli regionali. Ne parliamo in questa sede perché, in epoca pre-unitaria, l’Umbria e parte dell’Emilia Romagna facevano parte dello Stato pontificio.
Il quale, per quasi due millenni, ha seminato un humus irreligioso su cui laici, socialisti e comunisti hanno a lungo campato di rendita. E, ancora oggi, ci campano, sino a rappresentare la vera spina dorsale del Paese: quella di un’Italia onesta, pulita, operosa e razionale. In verità, anche Veneto e Lombardia appartengono alla stessa categoria di regioni secolarizzate, seppur intrecciando il cattolicesimo con la liberaldemocrazia: la sintesi pensata, per primo, proprio da Alessandro Manzoni. E ovviamente, le rivoglio indietro.
(19 novembre 2024)
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