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Ultima Generazione. Rinviato il processo per l’azione alla Fontana dei Quattro Fiumi

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Si è tenuta stamani, presso il Tribunale di Roma, l’udienza predibattimentale per l’azione compiuta il 6 maggio 2023, azione in cui quattro persone aderenti alla campagna di Ultima Generazione Non Paghiamo il Fossile versarono carbone vegetale nella fontana dei Quattro Fiumi in piazza Navona. I quattro manifestanti nonviolenti sono accusati di aver violato l’articolo 518 duodiecis del codice penale – imbrattamento di opera d’arte – oltre agli articoli 110 – concorso in reato – e 112 – aggravante del numero di persone. Rischiano fino a 5 anni di carcere. L’udienza, per un difetto di notifica degli atti, è stata rimandata a febbraio.

Alice, 30anni, artigiana ha dichiarata all’uscita dell’aula: “Siamo stati accusati di un articolo penale molto grave, ma l’azione è stata puramente simbolica, abbiano colorato l’acqua di una fontana con del carbone vegetale, per attirare l’attenzione sul fatto che gli investimenti in combustibili fossili crescono di anno in anno, mentre il 20% del nostro territorio secondo i dati ISPRA è colpito da siccità estrema. Siamo in una situazione terribile è quello che vediamo è un accanimento sempre maggiore per coloro che si fanno messaggeri di questo problema”.

Davide e Alice hanno anche ricordato l’udienza del 14 ottobre in cui si deciderà se applicare la sorveglianza speciale a Giacomo Baggio Zilio e hanno invitato al presidio che si terrà quel giorno fuori dal tribunale, in piazzale Clodio.

La Questura di Roma ha richiesto la sorveglianza speciale per Giacomo Baggio Zilio, consulente legale e attivista di Ultima Generazione. La misura prevede: 2 anni di impossibilità di allontanarsi dal proprio Comune di residenza; coprifuoco notturno dalle 20.00 alle 7.00; obbligo di firma quotidiano; divieto di partecipare a qualsiasi manifestazione a sfondo politico, gare sportive, concerti negli stadi e processioni religiose. Questa misura cautelare è di fatto una misura prevista dal Codice Antimafia per limitare la libertà personale dei cosiddetti “soggetti pericolosi con tenace propensione delittuosa”. Nulla di più distante da Giacomo quindi, che con azioni nonviolente di disobbedienza civile — il cui alto valore morale è riconosciuto da diversi tribunali e perfino dall’ONU — ha scelto di portare attenzione sul collasso climatico e sull’inazione del governo nel contrastarlo.

Per chiedere la revoca della richiesta gli attivisti di Ultima Generazione hanno lanciato un mailbombing alla Questura di Roma.

 

 

(16 settembre 2024)

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