“È possibile assistere a una aggressione e chiedersi solamente se si tratti di persone trans? Senza intervenire, senza porsi altre domande, quasi come se essere trans possa essere in qualche modo rilevante per giustificare la violenza fisica. È quello che è successo nei pressi di Viterbo ai danni di due ragazze transgender aggredite e picchiate da un branco di minorenni durante una festa del vino in piazza. Il fatto si aggiunge, secondo la nota stampa, al “nuovo sport” nato “durante quest’ultime Olimpiadi, la “caccia all’atleta trans”: da Musk a Rowling fino a Salvini in Italia, i network estremisti hanno rappresentato falsamente Imane Khelif come donna trans, come se fosse quasi un reato. La quantità di odio che sta carburando sui social è ormai fuori controllo, insieme ai pregiudizi che influenzano il nostro modo di pensare anche di fronte alla violenza: mezzo governo a partire dalla Lega dovrebbe oggi chiedere scusa per come si è comportato durante la vicenda della pugile algerina e condannare questa escalation transfobica sui social media”.
Lo scrive Rosario Coco, Presidente Gaynet, in una nota.
(13 agosto 2024)
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