“In tante al presidio organizzato a Piazzale Clodio per la quarta udienza del processo a carico dell’Associazione Casa delle donne Lucha y Siesta. Dopo mesi di preoccupazione e dopo il ritiro della costituzione di parte civile di Atac spa e Roma Capitale, oggi abbiamo potuto finalmente festeggiare una assoluzione piena che ribadisce come l’antiviolenza non sia processabile né oggi e né mai. Ci siamo ritrovate ancora una volta insieme, ancora una volta unite in nome di una sorellanza profonda transfemminista e di lotta. Perché oggi è più che mai necessario agire, prendere parola, occupare spazio, schierarsi. A Lucha va riconosciuto il merito di avere promosso in questi mesi una grande mobilitazione generale che vede ancora oggi protagoniste le tante realtà che si occupano di contrastare discriminazioni e violenza di genere”.
Lo ha dichiarato Marilena Grassadonia, coordinatrice Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale, presente oggi al presidio organizzato da Lucha y Siesta, in una nota stampa.
“Questa rete è una delle cose più preziose che dobbiamo preservare e continuare a promuovere” continua la nota “perché insieme siamo più forti. Oggi Lucha è assolta ed è una vittoria di tutte noi! Andiamo avanti senza arretrare di un millimetro nella promozione dei Diritti, nella difesa dei luoghi delle donne e nel contrasto a ogni forma di discriminazione, con l’obiettivo di rendere le nostre città luoghi accoglienti per tutte e tutti. Andiamo avanti affinché la Casa delle donne Lucha y Siesta resti nel luogo in cui è nata”.
Anche il presidente del Municipio Roma VIII e portavoce di Sinistra Civica Ecologista, Amedeo Ciaccheri è intervenuto con un comunicato stampa.
“L’assoluzione di Lucha Y Siesta è un’ottima notizia” scrive la nota. “Decisivo il ruolo politico che si è svolto tra i banchi della maggioranza in Consiglio Comunale, voglio ringraziare in particolare la presidente della Commissione comunale Pari Opportunità, Michela Cicculli. La posizione assunta dal sindaco Gualtieri in prossimità del 25 novembre sulla vicenda Lucha Y Siesta è stato un elemento importante per chiarire l’importanza di questo presidio dentro la nostra città. Lucha Y Siesta però oggi va tutelata dall’intenzione della Regione Lazio di sgomberare questa esperienza così importante a livello nazionale. La vittoria in sede processuale dovrà essere ancora una volta sostenuta nell’opinione pubblica e politicamente per evitare una grave forzatura finalizzata a disperdere questo patrimonio sociale”.
(22 gennaio 2024)
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