La novità politica delle ultime ore è l’inedita alleanza contro il porno di Rocco Siffredi da una parte della ministra Roccella dall’altra, mentre il solito Giambruno fa il Giambruno anche se non se ne sente il bisogno. Dunque la nuova lotta per la protezione delle donne parte da una proibizione della pornografia per i minorenni e dalle dichiarazioni del marito della presidente del Consiglio? Se è così c’è poco da stare allegri.
Roccella si allea con Siffredi – che non ha certo parlato di una proibizione della pornografia nei termini in cui cavalca Roccella – contro la violenza alle donne e trova da un lato l’idea meravigliosa di proibire senza educare, che è il punto debole delle destre italiane che credono di risolvere tutto con una legge punitiva, e dall’altro le meravigliose dichiarazioni [sic] del first gentlemen dai geronto-schermi di Rete 4.
Siffredi, dal canto suo, ha infatti parlato della questione minori-pornografia in termini leggerissimamente diversi da quelli che poi la destra ha cominciato a cavalcare ciecamente come è nello stile roccelliano. L’ex pisello d’oro ha infatti parlato molto chiaramente di trasmettere ai giovani “cultura del rispetto, educazione sessuale e divieto di accesso libero alla pornografia”, proprio in quest’ordine, sottolineando che “i ragazzi non sanno che quello che vedono è pura finzione”. Siffredi, per non essere smentito, è sceso nel dettaglio delle tecniche che permettono performance non immaginabili – e per fortuna! – nel quotidiano da comune mortale, come “iniezioni e anestetici”. Voleva insomma sottolineare la distanza, tanta, tra la vita (sessuale) reale e la finzione cinematografica di una sessualità che non è la sessualità che si pratica con chi si ama.
Roccella ha fatto lo stesso, dall’alto della sua autorevolezza o presunta tale, segnando la distanza tra un governo che vive di slogan e uno invece che saprebbe cosa fare al di là degli slogan: e si è appropriata solo della parte che le faceva comodo, che è quella sulla proibizione, lasciando da parte l’aspetto culturale ed educativo, che sarebbe quello più importante e ha dato vita al solito slogan bigotto e retrivo della proibizione al posto dell’educazione.
Se tutto questo can can avrà un seguito non possiamo dirlo. Per ora l’attenzione è fissata sull’apparizione di Nostra Signora dei Miracoli sul luogo dello stupro delle due tredicenni, anche supermarket della droga all’aperto, con spaccio a cielo aperto e malavita che fa quello che vuole. Siccome Meloni sa come dire la cosa giusta al momento giusto – per vedere come mette in pratica quello che dice di fare, basta tornare al programma di governo e a quello che il governo ha invece in programma – capiremo da ciò che dirà in loco e fori loci dove finirà questa strana alleanza Roccella-Siffredi con Giambruno che fa il Giambruno per amore delle donne. Non c’è nulla d peggio di chi dice di fare le cose per il bene di qualcun altro.
(29 agosto 2023)
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