Regione Lazio, 3 milioni per i nidi aziendali. Mattia (PD): misura a sostegno della genitorialità e contrasto denatalità

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Estorsione a Roma. la Polizia di Stato arresta un 47enne

Roma. La Polizia di Stato, a seguito di approfondite e tempestive indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, ha eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 47 anni, gravemente indiziato del reato di estorsione

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di Redazione Politica

“Dalla Regione Lazio 3 milioni di euro per la costruzione di nidi e/o poli per l’infanzia in contesti aziendali. Con il bando, rivolto alle aziende private e/o a partecipazione pubblica e gli enti dipendenti e strumentali della Regione Lazio – sosteniamo la rete di servizi territoriali finalizzati alla conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, in particolare di cura dei bambini e delle bambine, e continuiamo ad applicare la legge 7/2020 di riforma del sistema 0/6 anni. Siamo tra i primi in Italia ad investire su questo tema, dando una risposta concreta alle esigenze quotidiane delle famiglie, dei lavoratori e soprattutto delle lavoratrici del Lazio: poter contare su un servizio educativo, accessibile e flessibile, all’interno della propria azienda – infatti – fa la differenza e rappresenta un concreto sostegno alla genitorialità e contrasto alla denatalità oltre che una possibilità per tante bambine e bambini di frequentare un servizio educativo di qualità nei primi mille giorni di vita, essenziale per la crescita e successive possibilità di riuscita nella vita” dichiara Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Consiglio regionale del Lazio e prima firmataria della legge regionale 7/2020 “Con questa misura vogliamo contribuire a invertire i trend che ci riportano il crollo del tasso di occupazione femminile dopo la nascita del primo figlio, la sproporzione nell’utilizzo del part-time (spesso involontario) o di ogni tipo di flessibilità – a discapito del reddito e delle possibilità di carriera: i nidi aziendali  – continua Mattia –  sono una risposta concrete anche a tutte quelle donne – circa 1 su 10 in Italia – che rinunciano al lavoro per la cura dei figli. Nessuna deve sentirsi costretta a scegliere tra la realizzazione professionale e la scelta di coronare il desiderio di maternità

L’avviso finanzia interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia nuova costruzione. I contributi variano in base al tipo di intervento e possono arrivare fino a 30 mila euro per ogni posto bimbo realizzato in un polo per l’infanzia aziendale di nuova costruzione, fino a un massimo del 70% dell’importo totale a base d’asta e, comunque, non più di 900 mila euro.

“All’interno della legge, inoltre, questi servizi sono stati pensati come spazi perfettamente integrati con il territorio, e infatti il bando prevede la stipula di convenzioni con i municipi/comuni di riferimento e una quota minima del 20% di posti riservata ai residenti: un investimento – conclude la Presidente Mattia – sull’integrazione del welfare territoriale e sulla responsabilità sociale delle imprese che devono guardare al benessere dei lavoratori e delle loro famiglie. Il tutto con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze di genere e garantire il diritto ad accedere a servizi educativi di qualità a sempre più bambini e bambine”.

 

(11 novembre 2022)

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