di Paolo M. Minciotti
Lo fanno da trent’anni, non potevano certo cambiare metodo adesso. Siccome le destre promettono miracoli e praticano l’incapacità non resta loro che attaccare le minoranze. Così ecco le svastiche sui manifesti elettorali di Monica Cirinnà, perché i veri maschi sono nazi, all’interno del solito “preoccupante clima che si vorrebbe imporre in questa campagna elettorale” come da dichiarazione di Cecilia D’Elia, Portavoce della Conferenza delle donne democratiche e candidata al Senato per il PD al collegio plurinominale Lazio 1 che aggiunge “un atto vigliacco, degno di una certa cultura politica”. Sempre quella. Quella che faceva scorribande per le strade di Roma su mezzi decappottati saluto romano al vento.
E poi i soliti ex. Ex alleanza nazionale, ex Forza Italia, in parlamento da una vita, ora fratello d’Italia che rilascia le solite dichiarazioni omofobe e contro l’omogenitorialità ai microfoni di uno dei tanti network radiofonici nazionali che non vanno nemmeno ascoltati per sapere da che parte stanno. La solita vecchia storia, come ricorda Marta Bonafoni, fatta di “parole confuse e omofobiche, che ideologicamente mischiano tra l’altro questioni diverse” con il solo obbiettivo di negare una “visione di società aperta e moderna, capace di valorizzare le differenze e difendere i diritti di tutte e tutti”.
(18 settembre 2022)
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