di Giancarlo Grassi
La grande politica delle destre rinnova se stessa con una nuova intuizione che non mancherà di lasciarci sbigottiti: Meloni ha infatti scoperto che l’Agenzia delle Entrate ha i nostri dati, che si tratta di dati sensibili e scrive su Facebook (mica su un muro, su Facebook perché eliminare un post da un social è più semplice che scrostare un muro) che presenterà un esposto al Garante della Privacy.
Meloni parla dei “dati sanitari” a “disposizione dell’Agenzia delle Entrate” inanellando una serie di supposizioni dirette ai complottisti, un colpo di qua e uno di là, disponendo di sottoporre questa “ennesima scandalosa violazione della tutela dei dati sensibili degli italiani al Garante della Privacy” chiedendosi poi, dato che quando si comincia a gridare per gridare poi si perde il controllo, “Perché non è stato ancora introdotto in Italia il modello cinese di controllo dei cittadini che tanto piace alla sinistra”.
La risposta c’è. Ed è semplice: “il modello cinese di controllo dei cittadini” di cui parla Meloni in Italia lo hanno già adottato le destre e agli Italiani è piaciuto così poco che i moderni assalti della destra nostalgica di quel periodo cadono puntualmente nel vuoto, perdendo le destre tutte le elezioni, vedi recenti amministrative e candidato Michetti a Roma – candidato scelto da Meloni.
La notizia poi che l’Agenzia delle Entrate avrebbe addirittura i nostri dati lascia senza parole tutti coloro che si chiedevano come questi facessero ad inviare le cartelle esattoriali al giusto indirizzo, il codice fiscale corretto alla giusta persona, utilizzando addirittura nome, cognome e data e luogo di nascita… Insomma c’ha risolto un dilemma, Meloni d’Italia. Ora passi alle proposte politiche.
(8 gennaio 2022)
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