di Giovanna di Rosa, #politica
“Lunedì, su Mediaset, ho partecipato a un faccia a faccia con Virginia Raggi discutendo di trasporti, rifiuti e lavoro. La Sindaca ancora una volta ha descritto una città diversa da quella reale, vantando opere e risultati mai realizzati“, lo scrive Carlo Calenda nella sua Newsletter a proposito del confronto televisivo sulle reti del biscione con i candidati sindaci. In realtà due, Raggi e Calenda, non essendosi presentati “né Enrico Michetti – ma ormai ci siamo abituati – né Roberto Gualtieri che, invece di andare in TV a spiegare le ragioni di merito per cui i cittadini dovrebbero votarlo, preferisce affidarsi alla campagna denigratoria del PD per non far votare me”, continua Calenda.
La Newsletter continua poi descrivendo gli attacchi giunti a Calenda “accusato di essere il candidato della destra, solo perché il Ministro Giorgetti, andando oltre il colore politico, ha affermato che ho le capacità giuste per amministrare Roma. Per fortuna personalità serie del PD, come Valter Veltroni, Giorgio Gori e Beppe Sala, hanno ricordato agli altri che sono accuse pretestuose”.
Continua così, a tre giorni dall’apertura delle urne, la battaglia elettorale fatta di veleni invece che di proposte. E’ tutto così italiano da fare quasi paura.
(30 settembre 2021)
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