di Redazione, #LeggeZan
“Nel giorno in cui la Commissione Europea conferma il suo monito agli stati membri a proseguire sulla strada dei diritti delle persone LGBTI, come si evince chiaramente dalle parole di Von der Leyen, in Italia si consuma un misero siparietto sulla Legge Zan a firma Fratelli d’Italia”. Così in una nota Rosario Coco, segretario di Gaynet.
“Il partito di Meloni ha proposto oggi in aula una modifica al calendario già approvato e confermato in conferenza capigruppo, per discutere subito della legge. Le forze che sostengono il ddl hanno giustamente concordato uno slittamento, considerate priorità quali la conversione dei decreti legge relativi a Green Pass, la seconda (e ultima) lettura del ddl di riforma della giustizia penale e la prima lettura del ddl di riforma della giustizia civile. Da questi ultimi interventi – prosegue – dipende l’accesso del nostro Paese ai fondi del Next Generation EU. Dove è finita la retorica delle ‘altre priorità’? Come mai dopo mesi di opposizione ferrea Fratelli d’Italia vuole discutere improvvisamente del ddl Zan? E’ chiaro che Meloni e compagnia vogliono trasformare una legge di civiltà che dovrebbe mettere tutti d’accordo in un cavallo di battaglia della destre più repressive. L’auspicio – conclude Rosario Coco – è invece che Il dibattito riprenda invece subito dopo le amministrative e possa essere supportato, inoltre, dal maggior numero di candidati e candidate di qualsiasi schieramento, che hanno adesso l’opportunità di prendere posizione a favore della causa LGBTI e di quell’Europa che condanna esperienze locali vergognose come le LGBTIfree zone in Polonia”.
(15 settembre 2021)
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