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Meteoriti e crisi mistiche #pensieriniromani di Vittorio Lussana

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di Vittorio Lussana, #pensieriniromani

Lo scorso lunedì sera, 15 marzo 2021, una misteriosa luce verde ha attraversato il cielo di Roma. La cose è accaduta intorno alle ore 21.00 (alle 20.57, per la precisione), ma questa volta non si è trattato di un Ufo, bensì del frammento di una meteora: l’unico ‘pezzettino’ rimasto integro dopo la sua disintegrazione atmosferica.

All’inizio era una luce flebile, molto fioca. In seguito, si è fatta più vivida, poiché in avvicinamento, nonostante la parabola della sua caduta fosse molto ampia. Non è neanche detto che abbia toccato il suolo, magari generando un nuovo lago in Abruzzo come fece quella che vide Costantino, a Saxa Rubra, la sera prima del suo scontro militare con Massenzio a Ponte Milvio. Un evento che cambiò la Storia, in effetti, perché dopo quella ‘visione’, la religione cattolica divenne quella ufficiale per tutto l’impero romano, decretando la vittoria ideologica di San Paolo.

Insomma, quando passa un meteorite, anche minuscolo, in genere a Roma succede qualcosa. Perciò, i romani ci stanno attenti a queste cose: sono storicamente abituati a tali eventi. Niente di clamoroso, questa volta, perché il frammento era talmente piccolo che si è polverizzato da solo e sul territorio italiano non è arrivato nulla. Neanche i resti di un ‘pallone-sonda’, come capitato a Roswell, in Nuovo Messico, nel 1947: un fatto da cui gli americani son stati capaci di tirar su un’industria di turismo fantascientifico, con corollario di leggende relative al recupero di misteriosi corpi alieni.

Niente di tutto questo, insomma. Anche perché, con il ‘lockdown’ totale di questi giorni, se veramente si fosse trattato di alieni, chi ci andava ad accoglierli? La polizia municipale di Roma Capitale? Sì, buonanotte allora. E quale autocertificazione avrebbero dovuto compilare questi nostri nuovi amici? Siamo ben oltre l’uscita dal territorio comunale: sai che ‘casino’ giuridico ti veniva fuori? Neanche una laurea in diritto aerospaziale con tanto di bacio accademico sarebbe bastata.

Tra l’altro, noi sappiamo perché gli alieni, se anche esistessero e fossero in grado di arrivare fino a qui, non si farebbero vedere: non appena atterri da queste parti, c’è subito un modulo da compilare: che rottura di coglioni!!! La burocrazia nel sangue abbiamo…

E comunque, per la cronaca, si sappia che Costantino era accampato a Saxa Rubra, la sera della sua ‘visione’, ma non perché fosse ospite della Rai: aspettava i mezzi pubblici dell’Atac, che come al solito non passano mai. E fu questa la vera causa della sua crisi mistica di quella sera. Perché a Roma, se aspetti che passi un ‘numero’ qualsiasi, solo due cose puoi fare: cambiare religione, oppure un colpo di Stato. E Costantino fece ambedue le cose: pensate un po’ come s’era ridotto, con le palle congelate come minimo. E infatti, dopo qualche anno, trasferì la capitale dell’impero romano a Milano: come dargli torto?

 

(16 marzo 2021)

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