di Vittorio Lussana #PensieriniRomani twitter@GaiaitaliaRoma #Politica
La foto del giovane “pretino” in giro per via del Tritone su un monopattino elettrico non mi ha affatto scandalizzato. Perché i turisti possono farlo e lui no? Dove sta scritto? Perché nessuno ha legiferato e imposto un “patentino”? E quindi? Il religioso ha violato qualche norma? Oppure, deve andare a piedi come e più degli altri? E’ colpevole di qualche forma di modernismo eretico? In verità, in verità vi dico: lo sviluppo tecnologico in atto è talmente “piatto” da rappresentare, ormai, una forma di “neo-positivismo”. Un modello di sviluppo che investe sempre e regolarmente proprio il mondo della Chiesa, con i suoi dogmi e i suoi “riti tribali”. Quindi, per evitare di “cadere dal pero”, perché un prete non dovrebbe adeguarsi? Forse perché, in caso di infrazione, c’è il rischio che non sia perseguibile? Un prete che non “concilia”? A me, ‘sta vicenda fa solamente ridere. Perdonatemi, ma alcune volte l’acqua santa è molto più simpatica del diavolo”.
(1 ottobre 2020)
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