di Vittorio Lussana #pensieriniromani twitter@GaiaitaliaRoma #Politica
La riproposizione di Virgina Raggi per un secondo mandato a sindaco di Roma è improponibile. Noi non siamo tra coloro che giudicano il suo operato come disastroso: la sindaca ha imparato lungo la strada come si amministra una realtà complessa come Roma. E, più di recente, ha dimostrato maggior sicurezza. Tuttavia, ciò è avvenuto piuttosto tardi, dimostrando come ella non sia affatto una quelle persone che, come si dice in certi casi, “imparano presto”. Relativamente alla gestione dei rifiuti urbani, poi, crediamo sia proprio il caso di stendere un ‘velo pietoso’. Servirebbe, invece, un sindaco che raccolga il consenso di ampie fasce della città, con un progetto ben preciso per la ‘città eterna’, che deve tornare a esser degna delle altre capitali europee, dato che l’anno prossimo cadrà anche il ‘centocinquantenario’ della sua ufficializzazione in tale ruolo. Roma è capitale d’Italia da 150 anni. E sarebbe il caso di analizzare questo suo percorso non solo storicamente, ma anche sotto il profilo delle sue amministrazioni, dato che di Ernesto Nathan e Luigi Petroselli ce ne sono stati assai pochi. Insomma, cari romani: liberatevi da quest’idea di ‘cambismo’ a tutti i costi. Cambiare tanto per cambiare non risolve nulla. Serve una figura di sintesi, che possa raccogliere il consenso di un vasto arco di forze. Compreso il Movimento 5 stelle, che invitiamo a evitare di impiccarsi attorno alle sue contraddizioni di fondo. Giudicando troppo e ascoltando assai poco.
(21 maggio 2020)
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