di Redazione #PensieriniRomani twitter@GaiaitaliaRoma #Coronavirus
A Roma, l’emegenza coronavirus ha svuotato la città. E i gabbiani si ‘azzuffano’ tra i rifiuti. A dimostrazione che questo virus non sembra colpire gli animali: persino la mia gatta non è mai stata così in forma. Questa guerra contro il Covid-19 è lunga e stressante, poiché richiede una resistenza socialmente impegnativa. Forse, ne usciremo forgiati nel temperamento. E capiremo, finalmente, che ci sono cose più grandi di noi. La ‘cresta’ di molti spero proprio che si abbassi. E che si torni a parlare di regole e meriti, non soltanto di economia e di danaro. Una precisa lezione ho appreso nei miei studi di economia politica: essa non si basa affatto sull’accumulazione quantitativa di beni, denari e proprietà: chi pensa questo, è rimasto assai indietro. L’economia, in realtà, si basa sul principio di moltiplicazione. Come in alcune parabole del Vangelo: si viene premiati quando si comprende come moltiplicare i propri ‘talenti’. Se, invece, ti limiti a nasconderli, o ti dimentichi di averli, oppure qualcuno te li toglierà in qualche modo. Questo principio sottende sia l’episodio del fico che non dà frutti, sia quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Chi, leggendo il Vangelo, resta colpito dai miracoli, ancora oggi non ha compreso un bel nulla. Per dirla con Ivano Fossati: “Uno che tiene i suoi anni al ‘guinzaglio’ e che si ferma ancora ad ogni lampione, o fa una musica senza futuro, o non ha capito mai nessuna lezione…”.
(26 marzo 2020)
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