di Giovanna Di Rosa #Roma twitter@GaiaitaliaRoma #Maiconsalvini
La Sindaca Raggi ha bisogno delle prime pagine dei giornali come dell’aria che respira. Siamo a 18 mesi scarsi dalle elezioni capitoline, lei ha fatto solo disastri e deve ricostruirsi una credibilità, che pensato bene di mettere inconsapevolmente alla berlina – ulteriormente, non si è mai paghi di se stessi| – dichiarando di essere “vicina a tutti i lavoratori in nero”.
Ora, se io fossi una lavoratrice in nero, pretenderei dalla mia Sindaca che si adoperasse per fare in modo che gli operai emergessero dal nero e non mi aspetterei certo una solidarietà da due centesimi, ad uso televisivo e per questo televisato, in mezzo ad una serie di altri “mi sento vicina” che sa tanto di benedizioni sindacale urbi et orbi ad uso elettorale.
Le cose vanno dette come vanno dette, signora mia. La Sindaca Raggiè la peggior Sindaca che l’Italia ricordi e che Roma abbia mai avuto – e forse proprio per questo verrà rieletta, perché gli Italiani del peggio non ne hanno mai abbastanza – ed ora comincia con la manfrina della mater suspiriorum che dispensa vicinanza come se le fosse stato chiesto, dimenticandosi che le dichiarazioni pubbliche più che private alcove sono bordelli di stato.
Taccia, la Sindaca Raggi, e lavori. Ai lavoratori in nero non serve vicinanza, serve gente che nuova il culo per fare emergere dal nero gli operai in nero e lo facciano con efficienza e standosene zitti. ma quando s’è mai visto che un Sindaca ichiari implicitamente di sapere che c’è chi lavora in nero e senza fare nulla dichiara una sua vicinanza facendosene un vanto in televisione?
Tanto cialtronismo non s’è mai visto.
(11 marzo 2020)
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