di Redazione, #Roma twitter@GaiaitaliaRoma #Spettacoli
Al Teatro Piccolo Eliseo andrà in scena dal 13 febbraio all’1 marzo Giusto la fine del mondo di Jean-Luc Lagarce, con la traduzione Franco Quadri, e la regia di Francesco Frangipane. Sul palco Anna Bonaiuto, Alessandro Tedeschi, Barbara Ronchi, Vincenzo De Michele e Angela Curri. Si tratta di una produzione Argot Produzioni e Fondazione Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e Amat.
Louis – uno scrittore malato di Aids e prossimo alla morte – dopo essere stato lontano da casa per dodici lunghi anni, torna nel suo paese natale per rivedere i suoi familiari e comunicare loro la notizia della sua malattia e della sua imminente morte. Ad aspettarlo trova la madre vedova, i due fratelli Antoine e Suzanne e la cognata Catherine. I membri della famiglia reagiscono tutti in maniera diversa all’incontro: la sorella minore Suzanne è sinceramente felice di poter riabbracciare il fratello e, anche se quasi non lo conosce, prova un forte senso di abbandono; nel fratello Antoine si riaccende la gelosia verso di lui, che era sempre al centro dell’attenzione; la cognata Catherine, una donna gentile e insicura, cerca di metterlo a suo agio, stemperando gli eccessi del marito Antoine; la madre Martine, benché impreparata al ritorno del figlio, è raggiante e fiduciosa che in famiglia possa tornare il dialogo, interrotto anni prima o forse mai veramente iniziato. Louis andrà via la sera stessa, senza aver comunicato ai suoi il vero motivo della sua ‘visita’.
Una storia, quella di Louis, che si è drammaticamente intrecciata con la vicenda personale dell’autore, morto di AIDS a 38 anni. Dopo essere stato lontano da casa per dodici lunghi anni, torna nel suo paese natale per rivedere i suoi familiari e comunicare loro la notizia della sua malattia e della sua imminente morte. Ad aspettarlo, la madre vedova, i due fratelli Antoine e Suzanne, e la cognata Catherine. Una storia dell’incomunicabilità nella quale nessuno riesce ad esprimere i propri sentimenti, dove il dialogo si riduce a inutili tentativi di riempire il vuoto con le parole. Un testo dalla poetica dirompente costruito su lunghi flussi emotivi in cui ogni personaggio grida la propria insoddisfazione e frustrazione.
Una bulimia di parole che ogni familiare vomita addosso al protagonista impedendogli di dire quello per cui è venuto. Un Louis tramortito e confuso, avvolto in quella ‘bolla’ che lo continua a tenere distante ma che in qualche modo lo protegge. Ma anche un Louis, che uscendo da quella bolla, con estrema lucidità e razionalità si apre sinceramente e autenticamente al mondo. Il tutto in una domenica come tante.
Teatro Eliseo tel. 06.83510216 | lunedì 13 – 19, da martedì a sabato 10.00 – 19.00, domenica 10 – 16. Via Nazionale 183 – 00184 Roma.
Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it | Call center Vivaticket: 892234
Orario spettacoli: da martedì a sabato ore 20.00. Domenica ore 17.00.
(6 febbraio 2020)
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