di G.G., #Roma
Il capogruppo capitolino del M5S Paolo Ferrara ha espresso i suoi sentimenti di “estrema gratitudine” ed “elogio” ai giudici che hanno condannato noti esponenti del clan Spada, la mafia di Ostia, con un comunicato stampa giunto in redazione che ha tutta l’aria di voler sbugiardare il capo supremo di Grillology per il quale, ricorderete, la “mafia non esiste”.
“Esprimo tutto il mio sentimento di immensa gratitudine ed elogio per la sentenza di condanna a più di 56 anni di reclusione nei confronti di noti esponenti del clan Spada, accusati di minacce, violenze, sfratti forzosi da alloggi popolari e di una gambizzazione per affermare la ‘supremazia’ del proprio clan sul territorio di Ostia” scrive il capogruppo del M5S in Campidoglio nella nota stampa giunta in redazione, con vero, profondo e – fatecelo dire – sempre più raro spirito patriottico, “tutto con l’aggravante del metodo mafioso” continua il giubilante “un sistema tentacolare che sin dalla data d’insediamento di questa amministrazione capitolina stiamo combattendo con tutte le nostre forze e mezzi a disposizione. I criminali e i mafiosi, che purtroppo continuano a insanguinare in questi giorni le strade di Ostia Nuova, non l’avranno mai vinta e anzi verranno sconfitti, come già comincia a dimostrare questa prima sentenza importantissima di condanna. Ma da parte nostra la condanna nei loro confronti sarà sempre senza appello“.
Il capogruppo del M5S in Campidoglio è solito condannare senza appello tutto ciò che ritiene possa fargli comodo politicamente, ma si guarda bene dal condannare tutto ciò che in qualche modo, proprio dall’interno del suo movimento, ha assolto i comportamenti mafiosi: dalla dichiarazione del componente la Diarchia che governa Grillology ed i suoi sacri adepti, che affermò la “mafia non esiste” (repetita juvant); la scelta elettorale del premier Di Maio ed il candidato alla presidenza della Regione Sicilia Cancelleri che avvallarono le scelte di costruire abusivamente le case perché quando si vota si vota.
Per non parlare poi della pessima abitudine di Paolo Ferrara di assumersi meriti che non ha in nome della propaganda alla Setta di Grillology citando a sproposito la strage di Capaci e la morte di Falcone per farsi bello con i giornalisti e gli organi d’informazione.
(6 ottobre 2017)
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