di G.G.
Stiamo scrivendo questo pezzo il 1° agosto, e qualcosa vorrà dire. Però dopo l’ennesimo stop all’Atac, l’ennesima dimissione, l’ennesimo raffazzonato incarico; dopo che Virginia Raggi ancora una volta ha dato prova di inadeguatezza; dopo altri, ormai troppi, comunicati stampa nei quali i 5Stelle si vantano di cose che non hanno fatto e che stanno lì prima di loro perché sono cose di valore, parliamo di eventi, così di valore che “vanno da soli”, come certi copioni, ecco che la domanda viene da sola: il PD che cosa fa? Cosa farà? Cosa ha intenzione di fare?
La sensazione è che mai momento sia stato migliore di questo per raggruppare tutti coloro che della gestione alla romana di Roma, non ne possono più: c’è tutta una realtà che va da Roma fa Schifo, agli attivisti di altre realtà, ad un’associazionismo che è vessato da questa giunta e che vede i suoi spazi chiusi, a donne che vedono i loro centri chiusi, a famiglie di portatori di handicap che vedono sfrattati i loro figli e chi li assiste. Di fronte a tanto malcontento – è una domanda da fare in settembre dite voi? – il PD romano che cosa fa? Non sappiamo. E magari nemmeno loro…
Magari invece ci sbagliamo e loro sanno perfettamente cosa ci sarebbe da fare, ma c’è da organizzare il partito dopo il congresso, e il segretario deve decidere la strada? O c’è ancora da decidere se manifestare sotto il Campidoglio sia la cosa giusta? O si teme un fiasco? O ci si rende conto che la faccenda di Marino i romani ancora non l’hanno digerita?
Se il M5S dovrà assumersi le sue responsabilità di (mal)governo il PD dovrà assumersi quelle di una pessima opposizione che sembra brancolare nel buio e che non sa bene da che parte andare. Poi, rivolgendo noi la domanda da un mezzo diretto ad un pubblico di lettori, speriamo che dal PD di Roma arrivi una risposta che noi si possa destinare a quel pubblico di lettori… Con tanti auguri di buone vacanze.
(1 agosto 2017)
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