di Giovanna Di Rosa
Eccolo di nuovo il Movimento 5 Espelle. Protagonista della nuova “purga” la Sindaca di Anguillara “colpevole” di avere subito una condanna 9 anni (poi cancellata per indulto) e di non averlo detto ai capi del M5S. Curiosamente, ma nient’affatto casualmente, la questione viene fuori proprio nei giorni successivi della denuncia di Sabrina Anselmo: “Ho avvisato Virginia Raggi del rischio emergenza idrica, ma lei non si è mai presentata alle riunioni”.
La scure del M5S, che si stringe per proteggere la Sindaca dell’Inefficienza e del Pugno di Ferro, si abbatte immediatamente sulla Sindaca di Anguillara, perché la protezione dei pezzi grossi del Movimento delle Purghe e delle Espulsioni è più importante anche dell’emergenza siccità, e per Anselmo si aprono le porte: fuori, vattenne, ràus, sciò, bye bye, adios, adeu. Poco importa che lei dicesse il vero, poco importa che Raggi non si sia presentata; Anselmo ha “mentito” – come se i suoi ex sodali di partito non lo facessero continuamente con tutti (e su tutti) i mezzi – e deve essere epurata. Scusate, espulsa.
Il quotidiano La Stampa si prende la briga di porre alcune domande ad Anselmo, domande che chiariscono una volta di più la natura antidemocratica, dittatoriale e millantatrice di un Movimento che riscrive gli statuti ad personam proprio come la sua Sindaca Favolosa lascia fuori il suo quartiere di residenza dalla ordinanze anti alcool. Ne riportiamo alcune:
Acea cosa ha risposto a questa richiesta?
«Intanto Acea non ci ha mai fornito i dati reali».
L’intervista completa, assi interessante, potete leggerla qui. Ciò che va sottolineato è come, ancora una volta, ed in presenza di una crisi idrica senza precedenti, anziché mettere in campo tutte le forze possibili per risolvere il problema il M5S nello stesso giorno decida per l’espulsione di una delle sue Sindache – colpevole di avere criticato la favolosa Raggi – e per una patetica ed infantile intervista della stessa raggi a Il Messaggero dove quest’ultima vaneggia di futuri prossimi venturi all’insegna del “cambiamo tutto anche col pugno di ferro” quando il pugno di ferro dovrebbe darselo in testa.
(25 luglio 2017)
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