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E siamo alla Sorella Raggi di “Le Cimici in Campidoglio? Magari”. E’ una battutista e non lo sapevamo

di G.G.

 

 

 

 

 

Dunque il programma comico in onda quotidianamente dal Campidoglio non ci aveva ancora fatto vedere tutto (e tutto fa pensare che il meglio debba ancora venire). Se abbiamo capito bene Salvatore Romeo, ex capo di gabinetto di Sorella Raggi della Lacrima Natalizia, avrebbe “denunciato” al quotidiano Il Messaggero che la presenza di “cimici” all’interno del Campidoglio – atte evidentemente a “spiare” ciò che nell’augusto edificio succedeva – erano note sia a lui che a Donna Raggi del Libero Scambio. E fin dal secondo giorno di Governo.

L’intervista, parzialmente ripresa da Repubblica, riporta la geniale risposta della Sindachissima di tutte le Capitali passate e future: “Magari mettessero le cimici, così saprebbero che non abbiamo nulla da nascondere”. Dire che le cimici non sono necessarie e basterebbe tornare all’antico streaming che ultimamente il M5S sembra aborrire è pleonastico, ma lo diciamo lo stesso.

La Sindaca al momento dell’ennesima, felicissima [sic] dichiarazione, stava entrando in chiesa per la messa dell’Epifania e veniva da una giornata complicata nella quale anche il quotidiano francese Le Figaro, che non può certo essere tacciato di essere in mano al PD, definiva i primi mesi di Raggi alla guida (ebbra) del Campidoglio “Un Calvario”. Lei, che oltre ad essere una semidea è anche una straordinaria battutista, ha risposto “Probabilmente per l’opposizione”. Si racconta di gente morta dal ridere.

Noi, che la città la vediamo, agiamo e viviamo, siamo costretti a smentire Nostra Signora del Pannolino Lavabile, perché i suoi primi mesi di Governo sono stati un calvario per i Romani e non per causa delle cimici, ma per causa della manifesta incapacità della Sindaca della Battute Straordinarie di mettere in piedi una giunta che poi in piedi si reggesse (e non vogliamo scendere nei particolari degli indagati, dei corrotti e degli arrestati passati e futuri). Subito dopo avere posato le auguste terga sulla poltronissima del Campidoglio, Donna Raggi del Battutone si è dimenticata le ragioni per le quali i Cittadini l’avevano eletta, soprattutto la più importante: non avevano scelta.

Ora siamo allo spirito da avanspettacolo per settantenni sulle cimici che, anche quando travestite da apparecchi elettronici che spiano lo spiabile, rimangono insetti fastidiosi, resistenti e dei quali è difficile liberarsi. Come degli esponenti di certi Movimenti nati per il popolo, a favore del popolo e viva il popolo e che poi del popolo se ne fregano (a meno che che non facciano parte del popolo che regala click al Sacro Blog).

Poi, diciamocelo, non è un po’ patetica una Sindaca che dichiara di avere bisogno di cimici per rendere noto che non c’è nulla da nascondere? Alla luce di tutta questa gara per la verità la dichiarazione della Procura di Roma: “Gli uffici del Comune dopo l’insediamento della giunta guidata dalla sindaca Virginia Raggi non sono stati oggetto di alcuna attività di intercettazione da parte della magistratura” non era nemmeno necessaria, dato che le cimici in Campidoglio, in tempi di oscurantismo a 5Stelle, sono le benvenute per fare luce sull’onestà di Sindaca e consiglieri. Annamo bbène.

 

 

 

(7 gennaio 2017)

 

 

 

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